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Una posa prevista per la protezione della specie ma anche per ragioni igieniche. In pubblicazione la relativa domanda di costruzione
LUGANO - Sono numerosi i rondoni maggiori che ogni primavera arrivano da sud per nidificare sul nostro territorio. La specie è protetta, ma in determinati casi può essere causa di disagi. Così in uno stabile di Viganello, in via della Madonnetta, dove gli uccelli sono soliti costruire i nidi nei vani delle tapparelle. Una situazione a cui si intende porre fine con la posa di dieci casette-nido sul tetto dell’edificio. La relativa domanda di costruzione è in pubblicazione fino al prossimo 9 aprile.
L’intervento rientra nel progetto “Più nidi per gli uccelli” dell’Associazione protezione uccelli selvativi (APUS), che ha già permesso di coinvolgere numerosi privati ed enti locali per la posa di oltre trecento casette. «In questo caso da una parte si vuole favorire la nidificazione dei rondoni, dall’altra porre rimedio ai disagi» ci spiega Célia Dias di APUS. Si parla quindi anche di igiene e pulizia dello stabile.
In queste settimane l’associazione sta posando numerosi nidi artificiali su tutto il territorio ticinese. «È la prima volta che prevediamo un’installazione così grande per il rondone maggiore» sottolinea Dias, spiegando che per la rondine e il balestruccio era invece già capitato di fissare anche quaranta nidi artificiali.
