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Boom degli impianti d’allarme nelle abitazioni

I cittadini si attrezzano contro i ladri. Nel 2018 le vendite online sono aumentate del 170%. Astano tra le zone più a rischio
Deposit Photos, archivio
Boom degli impianti d’allarme nelle abitazioni
I cittadini si attrezzano contro i ladri. Nel 2018 le vendite online sono aumentate del 170%. Astano tra le zone più a rischio
BELLINZONA - La Svizzera è sempre più attrezzata contro i ladri. Lo mostrano i più recenti dati del rivenditore online Digitec, che nel 2018 per gli impianti d’allarme ha registrato un aumento del 170% delle vendite (si tra...

BELLINZONA - La Svizzera è sempre più attrezzata contro i ladri. Lo mostrano i più recenti dati del rivenditore online Digitec, che nel 2018 per gli impianti d’allarme ha registrato un aumento del 170% delle vendite (si tratta soprattutto di sistemi di videosorveglianza). E la tendenza si riscontra anche nei primi mesi di quest’anno, come spiega un portavoce dalle colonne della SonntagsZeitung.

Ma quali sono le zone più a rischio? Secondo le statistiche dell’assicurazione Mobiliare, si tratta in particolare delle aree densamente abitate, con molte economie domestiche sigle, situate nelle vicinanze della frontiera o di uno svincolo autostradale. Tra queste c’è la località ticinese di Astano dove - come si legge ancora sul domenicale - negli ultimi cinque anni un assicurato Mobiliare su quattro ha notificato un furto. La media elvetica è pari a 3,4.

A Zurigo, Basilea e Berna il rischio è invece quasi il doppio rispetto alla media svizzera: si tratta di zone in cui, secondo l’esperto assicurativo della polizia cantonale bernese, hanno più possibilità di scasso entro un'area più piccola.

Sembra comunque che l’aumento degli impianti d’allarme stia effettivamente portando a una diminuzione dei furti. Perlomeno secondo le statistiche criminali della Confederazione: se nel 2013 a livello federale si registravano 60’000 casi, nel 2017 erano 32’500. Si parla di un calo superiore al 40%. Tuttavia è raro che i ladri vengano presi: soltanto il 14% dei casi viene infatti risolto.

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