Primo bilancio della novità destinata a chi non supera l'esame per un certo tipo difetti al veicolo. «Oggi non ci sono più ritardi a Camorino» dice il responsabile dell'Ufficio tecnico
CAMORINO - Una perdita d’olio. Magari piccoli danneggiamenti alla carrozzeria. Oppure la manutenzione dei freni o dell’impianto di illuminazione. Da marzo, se per problemi di questo tipo (che a breve termine non compromettono la sicurezza stradale) un veicolo non supera il collaudo, il proprietario può beneficiare della “conferma di riparazione” da parte di un garage autorizzato. In pratica, non è più costretto a tornare a Camorino per il “ri-collaudo”. «Sono già più di duemila i ticinesi che hanno beneficiato della nuova procedura semplificata» ha dichiarato Christian Cattaneo, capo dell’Ufficio tecnico della Sezione della circolazione, sull’ultimo numero del Bollettino del Touring club svizzero.
Duemila veicoli “certificati” dagli stessi garagisti significa meno carico di lavoro per i collaudatori di Camorino?
«In realtà questi duemila veicoli che non ripetono il collaudo vengono compensati da altrettanti nuovi collaudi - risponde a Tio/20Minuti Christian Cattaneo -. Quindi la misura delle “conferme di riparazione” ci consente di rispettare i quantitativi di collaudi periodici previsti per legge. Lo spazio che si è liberato viene semplicemente occupato con un altro veicolo».
In altre parole a regime potete viaggiare più speditamente…
«Esatto. Anche se per l’Ufficio tecnico questa misura comporta un po’ più di lavoro. I collaudi per noi restano gli stessi ma poi c’è l’iter amministrativo supplementare che gestiamo con lo stesso personale».
La “conferma di riparazione” è una misura che permette anche svolgere i lavori nel territorio?
«Non è l’aspetto più pubblicizzato, ma direi di sì. Anche perché solo i garage con sede in Ticino e che rispettano i requisiti sono autorizzati da noi ad intervenire sui veicoli».
La misura sembra dunque ben recepita. Dopodiché non è a disposizione di tutti, vero?
«A beneficiare delle “conferme di riparazione” è circa il 35 per cento di chi non ha superato il collaudo. Non va infatti dimenticato che non permettiamo a tutti di seguire questa procedura. Nel restante 65 per cento ci sono quelli che vengono obbligati a tornare da noi perché il veicolo è stato trovato in cattivo stato. E ci sono anche i veicoli che vengono messi da noi fuori circolazione e talvolta ritirati dagli stessi proprietari».
Nel 2017 la riorganizzazione logistica e organizzatativa dell’area collaudi aveva creato qualche malumore nell’utenza per i ritardi nel collaudo. Qual è oggi la situazione?
«Non ci sono più problemi di ritardi e nemmeno reclami. I veicoli vengono collaudati nei tempi stabiliti con attese massime di 5-10 minuti. Di regola, però, non bisogna attendere. Capita infatti anche che il collaudo inizi in anticipo. Abbiamo concluso i lavori all’interno dello stabile e nel corso del 2019 miglioreremo la segnaletica all’esterno. Segnaletica che dipendeva da quale modalità di lavoro adottare. C’erano due varianti allo studio»
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