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CANTONECon Campione che piange, sorridono Lugano e Mendrisio

24.08.18 - 18:30
La chiusura del casinò dell’enclave ha generato un notevole aumento di affluenza nelle case da gioco di Lugano e Mendrisio, ma non è tutto oro quel che luccica...
Ti Press
Con Campione che piange, sorridono Lugano e Mendrisio
La chiusura del casinò dell’enclave ha generato un notevole aumento di affluenza nelle case da gioco di Lugano e Mendrisio, ma non è tutto oro quel che luccica...

LUGANO - La chiusura del Casino di Campione d’Italia ha avuto un inevitabile impatto positivo sulle due case da gioco ticinesi in concorrenza diretta con quella dell’encalve.

Pur «augurandosi che la situazione a Campione si risolva il prima possibile e ribadendo la solidarietà nei confronti dei lavoratori», la direttrice del Casinò di Lugano Emanuela Ventrici ha fornito alcuni dati che non lasciano dubbi. Se dal 28 luglio al 21 agosto 2017 erano entrati al Casinò 20'194 clienti, nello stesso periodo di quest’estate ci sono stati 24'857 ingressi. Un aumento del 23%, «anche se - precisa la direttrice - il trend positivo aveva già interessato tutto il 2018».

Pure a livello di incassi c’è stata un’impennata. L’incasso medio-giornaliero di luglio era di 107'071 franchi, quello dei primi 20 giorni di agosto di 119'642 franchi (+12%). Nei primi 20 giorni di agosto il giocato delle slot machines è cresciuto addirittura del 37% rispetto al 2017, mentre quello dei tavoli dell’11%. Un altro altro segmento di giocatori “in uscita” da Campione è quello dei “pokeristi”, anch’essi in crescita a Lugano nonostante un mese praticamente senza tornei di rilievo.

Più affluenza anche a Mendrisio - Analoga la situazione per quanto riguarda il Casinò di Mendrisio, come spiegatoci dal direttore amministrativo Luca Antonini: «Anche se dare delle cifre in termini di incassi è prematuro, a Mendrisio abbiamo potuto registrare un significativo aumento del numero dei visitatori». Per quanto riguarda Locarno (che fa capo al medesimo azionista), la relativa distanza da Campione ed il diverso bacino di utenza hanno fatto sì che finora non si siano stati cambiamenti sostanziali.

C'è posto per tutti - Nonostante le ricadute positive, anche Antonini ha comunque tenuto a sottolineare il dispiacere per la situazione prodottasi a Campione che grava sui dipendenti dell’azienda e sulle loro famiglie, le quali stanno vivendo momenti di difficoltà ed incertezza. E sulle opportunità portate dai problemi di Campione precisa: «In Ticino convivono da molti anni tre case da gioco, oltre a Campione, con caratteristiche e clientela diversa. Finora tutte, tra alti e bassi, hanno potuto convivere sul mercato. Ci auguriamo che questa filosofia positiva possa restare tale anche in futuro, nella convinzione che una sana, corretta e onesta concorrenza vada a beneficio dell’intero settore».

Ricordiamo che proprio oggi è stato depositato il ricorso contro il fallimento del Casinò di Campione d’Italia presso la Corte di appello di Milano, che chiede la possibilità di rivedere la sentenza decretata lo scorso 27 luglio dal Tribunale di Como.

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COMMENTI
 

seo56 5 anni fa su tio
Perfetto... avanti così!!!

Bandito976 5 anni fa su tio
Tanto anche a Lugano e Mendrisio lavorano solo azzurri!

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Purtroppo hai ragione!!

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Chi li ha assunti??

gigipippa 5 anni fa su tio
Probabilmente la struttura di campione costa di più di quello che riesce a guadagnare. Una bella Botta per il Business plan !
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