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Tagli alla SSR, 40 in Ticino

La maggior parte saranno assorbiti nella rotazione naturale del personale, ma non si escludono licenziamenti
Tagli alla SSR, 40 in Ticino
La maggior parte saranno assorbiti nella rotazione naturale del personale, ma non si escludono licenziamenti
LUGANO - Del taglio di 250 posti di lavoro annunciati presso la SSR, 40 saranno in Ticino. La notizia è stata riferita ai dipendenti direttamente dal direttore Maurizio Canetta, questo pomeriggio. L'intenzione, è stato assicurato, &egr...

LUGANO - Del taglio di 250 posti di lavoro annunciati presso la SSR, 40 saranno in Ticino. La notizia è stata riferita ai dipendenti direttamente dal direttore Maurizio Canetta, questo pomeriggio.

L'intenzione, è stato assicurato, è quella di assorbire la maggior parte dei tagli nella rotazione naturale del personale. L'intervento sull'effettivo partirà dal prossimo mese di gennaio e si protrarrà per quattro anni.

I licenziamenti, tuttavia, non sono scongiurati: «Non possono essere esclusi a priori, ma l'obiettivo evidentemente è quello di farne il minor numero possibile e poter davvero lavorare sulle partenze e sui pensionamenti volontari», ha sottolineato Canetta ai microfoni della RSI.

Il direttore ha assicurato che non ci saranno, invece, tagli di programmi: «Nessuna trasmissione sarà cancellata. Si interverrà sul modo di produrle, riducendo i costi». Proseguirà pure la realizzazione del nuovo Campus.

La notizia dei tagli, intanto, ha suscitato varie reazioni tra cui quella di impressum. La più grande organizzazione di giornalisti in Svizzera si è detta preoccupata per «gli importanti tagli presso la SSR». «In un tempo in cui i mezzi d'informazione privati sono costretti a ridurre drasticamente il loro personale - sottolinea -, impressum chiede l'ampliamento del servizio d'informazione all'interno della SSR, essenziale per la società e la democrazia svizzere, e il mantenimento del personale necessario per poterlo garantire».

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