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LUGANOLa nuova stagione delle ville luganesi. Basta demolizioni, ora si va a nozze

15.03.18 - 07:00
A Lugano c’è la fila per affittare l’Heleneum per eventi esclusivi e matrimoni da favola. E Villa Ciani è quasi pronta con un nuovo arredo storico
Tipress
La nuova stagione delle ville luganesi. Basta demolizioni, ora si va a nozze
A Lugano c’è la fila per affittare l’Heleneum per eventi esclusivi e matrimoni da favola. E Villa Ciani è quasi pronta con un nuovo arredo storico

LUGANO - Ville, ville, fortissimamente ville.  Affittansi “ville per matrimoni”. Una moda che da qualche tempo è sbocciata sulla rete con il suo profumo penetrante di fiori d’arancio, il cui effluvio ha ormai raggiunto anche Lugano. Con l’aggiunta però di un tocco di classe. Perché in riva al Ceresio non si affittano dimore qualsiasi. Ma sul mercato delle location per eventi esclusivi si sta ritagliando una propria, importante, fetta di mercato uno degli edifici pubblici più belli della città, Villa Heleneum a Castagnola, che sorge in uno dei luoghi più suggestivi dello specchio lacustre.

Archiviata nell’autunno di due anni fa la stagione, costellata anche da polemiche e attacchi politici, del museo delle culture, la villa neoclassica degli anni Trenta sembra avere ritrovato una propria identità come luogo per organizzare eventi (in special modo matrimoni e feste private). Gettonatissima, come conferma il direttore della Divisione cultura di Lugano, Lorenzo Sganzini: «L’intuizione che Villa Heleneum poteva suscitare interesse si sta confermando appieno. Abbiamo iniziato ad affittarla dal luglio scorso e nel 2017 si sono tenuti 6 eventi. Quest’anno invece la risposta è stata assolutamente al di sopra delle aspettative. Ad oggi abbiamo avuto 16 richieste, di cui 10 confermate. Alla fine supereremo quota 20 e forse andremo oltre con gli eventi aziendali durante i giorni lavorativi». In pratica gli interessati devono affrettarsi, perché tutti i fine settimana sono quasi occupati nel periodo maggio-ottobre che quello più adatto per godere appieno del parco e dell’edificio signorile dove la proprietaria e costruttrice della dimora, Hélène Bieber, ballerina e signora cosmopolita, ha vissuto fino al 1967.

C’era un tempo in cui la ricchezza a Lugano aveva la forma delle sue banche e le dimore del passato venivano demolite per far spazio ad un’architettura senz’anima. Oggi è in atto una rivalutazione di quella bellezza un po’ mortificata. «Villa Heleneum va a colmare - spiega Sganzini - una lacuna nell’offerta di strutture di questo genere nel territorio ticinese». L’esempio più noto e vicino è la comasca Villa Carlotta e gli altri edifici sui laghi lombardi, in grado «di trasmettere un’atmosfera romantico-ottocentesca».

Questa è la suggestione che piace al pubblico, disposto a versare 5’000 franchi per affittare Villa Heleneum per un giorno. «Ma alla fine l’indotto è molto maggiore, perché oltre all’affitto ci sono il catering, le luci, i fiori. Si rivela una ricaduta importante per l’economia del territorio» osserva Sganzini. A fine anno, verrà trasmesso un rapporto al municipio che dovrà poi decidere se proseguire col progetto  dopo questo primo biennio di prova.

Non infatti è il solo gioiello che la Città affitta. Sono in fase di conclusione i lavori per la rivalorizzazione di un altro edificio di proprietà del comune, Villa Ciani. «Stiamo ultimando l’arredo storico del piano terreno della villa, con quadri e mobili d’epoca. In passato l’edificio aveva una funzione di supporto al Palazzo dei congressi. Ora vogliamo rivalorizzarne l’identità storica». E poi affittarla. Sarebbe perfetta per un ballo in stile Gattopardo.

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COMMENTI
 

Tarok 6 anni fa su tio
titolo fuorviante. le demolizioni in questi anni riguardavano edifici privati. caso mai è finito il malandazzo di lasciar marcire il patrimonio immobiliare pubblico

gmogi 6 anni fa su tio
Il dopo Giudici?

sedelin 6 anni fa su tio
"LOCATION": questo termine mi dà sui nervi, non é italiano e fa parte di quei "neologismi?" che hanno l'aria di dar maggior valore a qualcosa, come ad es. "standing", "real estate"...ma daai, parlate in italiano e date valore al vero valore!

miba 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Si, panino imbottito (invece di sandwich), negozio senza tasse (invece di duty free), collegamento senza cavi (invece di wireless), cellulare con il quale si può navigare in internet e utilizzare applicazioni (invece di smartphone), memoria temporanea che i computer utilizzano per lavorare e non per immagazzinare dati (invece di ram). Marketing invece resta marketing anche in italiano. Buona giornata :)

Tarok 6 anni fa su tio
Risposta a miba
autarchia.... non l’aveva già sperimentata qualcuno qui vicino?
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