Assicurazioni auto sempre più vigili nella Svizzera italiana, dove il rischio di imbrogli è alto. Colpa (anche) della febbre da leasing. E i premi intanto esplodono
LUGANO – Automobilisti ticinesi campioni svizzeri nell’annunciare danni da parcheggio alle assicurazioni. Le conseguenze? Compagnie sempre più vigili, anche per individuare eventuali imbrogli. E premi sempre più alti. «Le assicurazioni – spiega Renato Gazzola, portavoce del Touring Club Svizzero (TCS) – stanno subendo il loro stesso successo. I veicoli sono iper assicurati. E questo, soprattutto nei ticinesi, fa subentrare una sorta di menefreghismo. C’è la tendenza “latina” a sfruttare il fatto di avere stipulato una polizza. Gli svizzero tedeschi e i romandi sono più timorosi nell’avanzare pretese».
Numeri da paura – «La frequenza dei danni da parcheggio in Ticino è proporzionalmente circa il doppio rispetto al resto della Svizzera». A sostenerlo è Jonas Grossniklaus, del gruppo assicurativo Helvetia. Il trend, seppur con altre cifre, è confermato anche da Allianz. «Circa un’auto su cinque in Ticino è coinvolta ogni anno in un danno di parcheggio – dice Bernd de Wall, responsabile delle pubbliche relazioni –. In totale, registriamo circa 1.500 danni da parcheggio all’anno in Ticino. Circa 32.000 in tutta la Svizzera. Il danno medio ammonta a circa 1.550 franchi in Ticino. La media degli altri Cantoni è invece di 1.370 franchi».
Fatture salate – Insomma, il Ticino è il luogo, in Svizzera, in cui costa di più riparare un danno da parcheggio. Il dato non sorprende Leonardo Monzeglio, presidente dell’Unione carrozzieri della Svizzera italiana (USIC). «Le assicurazioni ce lo fanno presente da anni. Non sappiamo spiegarlo. In ogni caso, la maggior parte dei carrozzieri ticinesi lavora con etica e precisione. E gode di grande fiducia da parte delle compagnie».
Alto tasso di motorizzazione – Mentre Zürich fa sapere di non avere riscontrato tendenze particolari, Axa Winterthur ribadisce il concetto. «In Ticino i danni da parcheggio sono più frequenti – conferma Marco Vara, responsabile comunicazione –. E anche il costo delle riparazioni è superiore alla media». Murielle Nussbaum, portavoce di Vaudoise, evidenzia l’elevato numero di collisioni nella Svizzera italiana rispetto al resto del Paese. E azzarda una spiegazione. «In Ticino il tasso di motorizzazione è particolarmente elevato. E c’è un’alta percentuale di veicoli in leasing».
Tutto a rate – Già, il leasing. La grande “passione” dei ticinesi. In Ticino circa un’auto su tre è in leasing. E stipulare un leasing equivale a siglare, per forza, un contratto d’assicurazione per una casco totale. «In generale – precisa Monzeglio – l’auto, prima o poi, va restituita al garage o alla banca. E si sa che se non è in ordine, non te la accettano».
La serietà del carrozziere – Anche questo può fare crescere l’impulso di annunciare ogni banalità all’assicurazione. Gazzola è esplicito: «In questo frangente è fondamentale la serietà del carrozziere. Perché un automobilista con una casco totale può anche avere la tentazione di farsi riparare danni non pertinenti».
Truffe assicurative – Il riferimento è ai recenti fatti che hanno coinvolto alcune carrozzerie della Svizzera italiana. Ancora a fine gennaio, in una carrozzeria del Mendrisiotto, sono stati effettuati tre fermi per ripetute truffe alle assicurazioni. Alla base, lavori inesistenti annunciati alla compagnia. O sproporzionati rispetto all’entità dei danni.
Condizioni generali più aspre – Per Gazzola il problema è serio. «Gli assicuratori vorrebbero incassare sempre più premi e pagare sempre meno danni. Vorrebbero assicurare solo le persone a “basso rischio”. D’altra parte le assicurazioni, per difendersi dai malintenzionati, sono costrette a inasprire le condizioni generali».
La disdetta dietro l’angolo – Non solo. Le compagnie si stanno premunendo anche su altri fronti. «Se uno inizia a segnalare più danni all’anno, l’assicurazione può optare per la disdetta del contratto. Sempre di più, inoltre, i premi vengono calcolati anche sulla base di svariati criteri, non da ultimo l’etnia dell’assicurato. Se una persona è di origine balcanica o italiana, rischia di pagare più di uno svizzero. Perché secondo le statistiche, alcune tipologie di persone sarebbero più soggette al rischio di collisioni».