Quei massaggi che andavano oltre

Alle Criminali si è aperto il processo a porte chiuse per coazione sessuale. Al banco degli imputati siede un ergoterapista
LUGANO - Si era documentato in rete, visionando video dal contenuto pornografico omosessuale in cui dei terapisti praticavano massaggi e atti sessuali ai pazienti. Poi lui stesso li aveva messi in pratica nella sua attività da ergoterapista nei confronti di sei persone, tra anziani e disabili. Si tratta di un 52enne del Locarnese che oggi compare (a porte chiuse) davanti alla Corte delle Assise criminali di Locarno, riunita a Lugano e presieduta dal giudice Rosa Item, per coazione sessuale (ripetuta), sfruttamento dello stato di bisogno e pornografia (ripetuta). L’uomo è difeso dall’avvocato Daniele Iuliucci.
I fatti, come si evince dall’atto d’accusa della procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, risalgono al periodo compreso tra l’inizio del 2016 e il 14 marzo 2017, ossia fino all’incarcerazione dell’imputato. Massaggiando i pazienti in questione, si spingeva oltre e andava a toccare le loro parti intime. E lo faceva esercitando pressione psicologica o impedendo loro di resistere. Per una delle vittime si parla di almeno settanta episodi.




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