Polemica alle Fornaci per le tariffe extra che subentrano alla sera e nei giorni festivi: «Paghiamo già tanto». La direzione della TPL: «Fuori orario, funziona come per gli altri parcheggi»
LUGANO - «Così ci svenano». Gli abbonati al Park&Ride Fornaci di Pambio-Noranco si sentono tartassati economicamente. Una pendolare si fa portavoce del disagio che regna tra chi usufruisce del parcheggio. «Prima era gratuito. Da inizio marzo l’hanno messo a pagamento. Personalmente pago 112 franchi al mese. Eppure se noi abbonati usiamo il posteggio alla sera o nei giorni festivi, ci tocca comunque pagare la tariffa oraria normale». «A cosa serve fare un abbonamento – si chiede un altro lavoratore che arriva dall’Italia – se poi ti fanno pagare gli extra al di fuori delle fasce orarie che decidono loro? Chiediamo tolleranza. Paghiamo già tanto».
Il supplemento che non piace – Centinaia di persone, soprattutto lavoratori frontalieri, utilizzano quotidianamente il parcheggio delle Fornaci per poi prendere i mezzi pubblici e recarsi in città per lavorare. Ma cosa comprendono i 112 franchi al mese di cui parla la nostra interlocutrice? È lei stessa a spiegarlo. «I 47 franchi dell’abbonamento Arcobaleno. A cui si sono aggiunti i 65 franchi per il posteggio. La cosa assurda è che, se alla sera il bus fa tardi e arrivo al parcheggio qualche minuto dopo, mi tocca ancora pagare un extra. Idem se decido di usare il mio posto, tra l’altro nemmeno garantito, in un giorno festivo».
Mobilità sostenibile – Abbiamo girato la patata bollente ai vertici della Trasporti pubblici luganesi (TPL), a cui è stata demandata la gestione dei Park&Ride cittadini. «Questa regolamentazione – illustra Lucia Bencina, segretaria di direzione – riguarda anche gli altri Park&Ride, come quelli di Cornaredo e della Resega. Orari e tariffe sono stati concordati dalla Città e dal Cantone, presupponendo che chi fa uso del Park&Ride si muova successivamente con il trasporto pubblico. Si vuole favorire questo tipo di utenza, promuovendo il concetto di mobilità sostenibile e limitando il traffico cittadino legato principalmente al pendolarismo professionale».
Il concetto – E fin qui tutto chiaro. Ma perché fare pagare un supplemento in determinate fasce orarie a chi già paga un corposo abbonamento? «In risposta alla richiesta cantonale di riduzione dei parcheggi gratuiti e a tempo indeterminato negli agglomerati, le aree di sosta finora gratuite sono state regolamentate. Tra le 6 e le 18, dal lunedì al sabato, il parcheggio ha le tariffe da Park&Ride. Con un margine di tolleranza fino alle 20. Al di fuori di questi orari, invece, funziona come un parcheggio cittadino qualsiasi».
Compromesso complicato – Difficile capire se la protesta, per ora piuttosto silenziosa, degli avventori delle Fornaci possa portare a un compromesso. Bencina è esplicita: «Questi parcheggi sono strutturati per assicurare un servizio di trasporto pubblico combinato alla sosta nei giorni e negli orari stabiliti. E per dare un servizio di solo parcheggio al di fuori di questi orari. La tessera acquistata, essendo subordinata al possesso di un abbonamento Arcobaleno, corrisponde quindi a un’agevolazione unicamente quando la struttura funge da Park&Ride. In altri momenti, indipendentemente dal possesso di un abbonamento, scattano quindi le tariffe applicate in un posteggio classico».