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LUGANO-ZURIGO

«I pregiudizi sui ticinesi sono ancora forti»

Barbara Hofmann sostituirà Marina Masoni nella rubrica “Grenzererfahrung” della Nzz am Sonntag. Come racconterà il Ticino agli svizzero tedeschi?
«I pregiudizi sui ticinesi sono ancora forti»
Barbara Hofmann sostituirà Marina Masoni nella rubrica “Grenzererfahrung” della Nzz am Sonntag. Come racconterà il Ticino agli svizzero tedeschi?
LUGANO - ZURIGO. Il Ticino della domenica, in Svizzera tedesca è stato raccontato per tre anni dall’ex consigliera di Stato Marina Masoni. Da quest'anno, si legge sulla Nzz am Sonntag, la rubrica “Grenzererfahrung” avrà...

LUGANO - ZURIGO. Il Ticino della domenica, in Svizzera tedesca è stato raccontato per tre anni dall’ex consigliera di Stato Marina Masoni. Da quest'anno, si legge sulla Nzz am Sonntag, la rubrica “Grenzererfahrung” avrà però una nuova voce: quella di Barbara Hofmann, giornalista tedesca trapiantata da decenni a sud delle Alpi. La sua missione: sfidare le barriere (non solo linguistiche) che separano il nostro Cantone dal resto del paese. L'abbiamo intervistata, per chiederle...

Come spiegherà il Ticino agli svizzero tedeschi?

«Non è facile. Non perché manchino gli argomenti: c'è l'imbarazzo della scelta. Amo il Ticino e ho imparato che non si finisce mai di raccontarlo. Non tutto quello che interessa qui, però, è anche interessante oltre Gottardo». 

Ad esempio?

«Il tema dei frontalieri italiani, che è al centro del dibattito in Ticino, solo in rari casi viene ripreso dai media svizzero tedeschi. È un esempio, ce ne sono altri».

E i temi ticinesi del 2017 da portare oltre Gottardo, quali saranno?

«Oltre a quello dell'immigrazione, dei rifugiati, sicuramente Alptransit. Come reagirà il Ticino? Ci saranno effetti positivi, certo, ma non solo. Poi ci sono tante piccole storie di intraprendenza locale. Micro-esperienze positive da raccontare».

E pregiudizi da sfatare.

«Senz'altro molti lettori svizzero tedeschi pensano che qui sia tutto relax e Merlot, i preconcetti sul Ticino sono duri a morire. Ma gli stereotipi ci sono da entrambe le parti». 

Anche quello del Ticino come "laboratorio della destra svizzera", come lo hanno definito i giornali, è un pregiudizio?

«Il Ticino politico è un laboratorio di molte cose, in realtà. Penso alla tassa sul sacco, al dibattito sulla globalizzazione e, certo, anche a quello su “Prima i nostri”».

E di recente, quello sulla libertà di stampa. 

«La vicenda dei giornalisti de il Caffè suscita molto interesse fuori Cantone. A essere minacciato è il diritto all'informazione sancito dall'articolo 17 della Costituzione federale: rischia di crearsi un precedente per tutta la Svizzera. Come si vede, il territorio ticinese sforna questioni tutt'altro che di secondo piano». 

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