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CANTONEIl geocaching porta i turisti in Ticino

09.08.16 - 07:27
Ora la particolare caccia al tesoro si fa anche lungo il Grand Tour of Switzerland. Cinque le postazioni al sud delle Alpi
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Il geocaching porta i turisti in Ticino
Ora la particolare caccia al tesoro si fa anche lungo il Grand Tour of Switzerland. Cinque le postazioni al sud delle Alpi

LUGANO - Trascorrere il weekend in Ticino per andare a caccia di un tesoro? Sì, perché ora il Grand Tour of Switzerland è frequentato anche da numerosi geocacher, i cercatori delle cosiddette cache (di solito si tratta di scatolette contenenti un libretto in cui registrarsi e altri oggetti) nascoste in ogni angolo del pianeta e rintracciabili con un ricevitore gps (o uno smartphone) a portata di mano. In Ticino ce ne sono già molte. E ora ce ne sono ancora di più: nelle scorse settimane lungo il percorso di quasi duemila chilometri che porta a 44 imperdibili attrazioni elvetiche sono infatti state piazzate diverse cache (per ora si tratta di oltre 35). Cinque di queste portano i geocacher alla scoperta del Ticino, più precisamente ai Castelli di Bellinzona, sul lungolago di Ascona, sulla Tremola del San Gottardo, sul Monte San Giorgio e sul Monte Brè.

Un progetto nato su Facebook - «Nell’autunno 2015 su Facebook qualcuno aveva proposto di abbinare al Grand Tour di Svizzera Turismo un grande progetto di geocaching, un’idea entusiasmante che è stata accolta anche dall’azienda turistica» ci spiega Sascha Bosshard, responsabile dell’iniziativa. Nei mesi successivi una squadra di geocacher si è dunque occupata di trovare i luoghi adatti per nascondere le cache. «Per ora ne sono state attivate oltre 35 - continua Bosshard - ma l’obiettivo è di arrivare a 45». Si tratta di cosiddette letterbox, ossia una combinazione di contenitori tradizionali (rintracciabili semplicemente raggiungendo un punto sulla mappa), di multi-cache (una sorta di percorso a indizi) e mistery cache, che prevedono anche la risoluzione di enigmi.

Scoprire e riscoprire il territorio - Il geocaching porta dunque i visitatori alle attrazioni del Grand Tour, anche in Ticino. «Le varie cache stanno riscontrando molto successo» assicura Bosshard. Per averne conferma, basta leggere i commenti online dei geocacher che hanno raggiunto il Sud delle Alpi: «Questa letterbox ci ha portati ad Ascona. Siamo rimasti incantati e ci torneremo volentieri» scrivono alcuni di loro. Altri affermano, inoltre, di aver trascorso il weekend in Ticino «proprio per andare dalla cache». I più avventurosi raccontano poi il loro viaggio in treno, battello e funivia per raggiungere finalmente la cache nascosta sul Monte San Giorgio. E non mancano poi i ticinesi, che grazie al Geocaching Grand Tour of Switzerland riscoprono il territorio: «Dovendomi recare nella Svizzera interna, decido di passare per strada più bella (la Tremola del San Gottardo, ndr), e non pensavo fosse così bella».

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COMMENTI
 

bobà 7 anni fa su tio
promuove turismo e cultura
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