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LUGANOAggregazioni, l'accusa: "Ottenute ingannando i cittadini, raccontando falsità"

01.12.14 - 12:18
L'accusa arriva dall'ATAC assolutamente contraria ad uno sconto perequativo per Lugano: "Per molti anni ha goduto di molti vantaggi. Nessun privilegio"
tipress
Aggregazioni, l'accusa: "Ottenute ingannando i cittadini, raccontando falsità"
L'accusa arriva dall'ATAC assolutamente contraria ad uno sconto perequativo per Lugano: "Per molti anni ha goduto di molti vantaggi. Nessun privilegio"

LUGANO - Ci va giù pesante l'ATAC sulle aggregazioni comunali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il fatto che Lugano "il motore economico del Ticino, la locomotiva del Cantone, il modello aggregativo da imitare, l’esempio da seguire, ha chiesto al Cantone un forte sconto sulla perequazione".

Tutto ciò, per l'Associazione Ticinese per l'Autonomia dei Comuni, significherebbe trovarsi "con l’acqua alla gola e non sapere più a che santo votarsi". E, prevedendo che i Comuni dovranno ora far fronte alle esigenze di Lugano, l'ATAC si domanda: "Le aggregazioni non dovevano risolvere tutti i problemi? Non si realizzavano per avere più servizi, un moltiplicatore migliore, più democrazia?". "Uniti siamo forti! Meno Comuni, più servizi e meno tasse! era lo slogan del Cantone".

Il motore, invece, per l'ATAC si è fuso. "Ci raccontavano che nei piccoli Comuni la democrazia era a rischio perché non erano in grado di investire, di reggersi da soli e adesso come la mettiamo? Certo che facendo politica in un bel Comune grosso si può guadagnare qualcosa, meglio togliere il vizio ai cittadini che vogliono lavorare gratuitamente".

Quello che l’ATAC aveva predetto si sta avverando? Per l'Associazione Ticinese per l'Autonomia dei Comuni la gran parte delle aggregazioni (soprattutto quelle urbane) sono state ottenute "ingannando i cittadini, fornendo informazioni false".

L'Associazione afferma inoltre di aver sempre sottolineato "i ricatti, le pressioni, le false promesse" che erano alla base del discorso aggregativo. "A questo punto occorrerebbe rivotare sulle aggregazioni con dati oggettivi e non con false ricette - prosegue la nota -. Sarebbe un modo per essere onesti verso coloro che hanno creduto nelle autorità politiche cantonali e dei centri".

L’ATAC, in buona sostanza, si dice assolutamente contraria ad uno sconto perequativo per Lugano. "Per molti anni ha goduto di molti vantaggi ed ora, trovandosi in difficoltà, dovrebbe avere il coraggio di dire ai propri cittadini che per risolvere i problemi occorre aumentare il moltiplicatore. Molti Comuni hanno un moltiplicatore al 90% e oltre, non vediamo come mai Lugano debba essere privilegiata. Esistono forse ticinesi di serie A e altri di serie B? Si alzi il moltiplicatore dopo di che si potrà discutere anche sulla perequazione che è una delle basi della democrazia".

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