«Lugano sostiene l’illegalità e il razzismo?»

Non solo indignazione: una maglietta in vendita in una bancarella natalizia fa scattare l'interpellanza di Canuti e Pusterla
LUGANO - I consiglieri comunali Cristiano Canuti (primo firmatario) e Nina Pusterla, del gruppo La Sinistra, hanno inoltrato un'interpellanza al Municipio di Lugano in merito a un prodotto in vendita in una delle bancarelle natalizie presenti in città.
Si tratta di quella allestita da Plan B «a spese dei contribuenti e con il sostegno della Città di Lugano». La pietra dello scandalo è una maglia nera con la scritta "Black Market lives" (in realtà la scrittà è "Black Markets Matter", ndr), che, tradotto letteralmente, significa che il mercato nero conta, ha valore.
«La scritta è doppiamente inadeguata» secondo Canuti e Pusterla, in quanto «fa l’apologia del mercato nero, quindi quello illegale; sbeffeggia e fa la parodia di uno slogan che metteva in evidenza il valore di ogni vita, anche quella delle persone di colore. Siccome la madre degli stolti è sempre incinta non siamo particolarmente sorpresi dalla creatività degli ideatori. Quello che intristisce e ci interpella è che la Città, con i soldi dei contribuenti, sostenga l’apologia dell’illegalità e il razzismo strisciante».
Con l'interpellanza si chiede se il Municipio di Lugano fosse a conoscenza del materiale messo in vendita da Plan B, se condivida i valori veicolati da quella maglietta e se «ritenga opportuno dare spazio, fare propaganda e contribuire a società che sembrano alimentare l’economia illegale e banalizzare il razzismo».



