Educazione sessuale, il CdS: "In Ticino non si usano i sex-box"

BELLINZONA - "L’educazione sessuale nelle scuole ticinesi c’è, ma è escluso in maniera assoluta il ricorso al sex-box, in uso nelle scuole del Canton Basilea". Il Consiglio di Stato risponde all’interrogazione del deputato Luca Pagani sull’educazione sessuale nelle scuole elementari. Il CdS specifica che il Gruppo di lavoro sull’educazione sessuale sta coordinando diversi progetti in diversi ordini di scuola, che si caratterizzano per l’abbinamento e l’alternanza fra momenti formativi riservati ai docenti coinvolti, attività didattiche con gli allievi e successivi momenti di verifica.
I progetti sono stati avviati negli istituti comunali di Vezia e Sonvico per le scuole elementari e in alcune sedi di scuole medie nel Cantone, ed in un gruppo di sezioni di scuola speciale del Bellinzonese. Secondo quanto riferisce il CdS, le finalità di tali progetti si basano sul principio del rispetto di sé e del proprio corpo e dell’interlocutore, sul principio della qualità della relazione a tutti i livelli e sulla risposta e la valorizzazione delle emozioni.
In ogni caso, il CdS esclude nettamente che in questi progetti si faccia ricorso a materiali quali il sex-box e gli unici sussidi di cui possono beneficiare i docenti, sono rappresentati da libri.




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