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INTERVISTA

Sara Demir: "Mi hanno voluto screditare, ma non mollo"

La 29enne del PPD, dopo l'esclusione dalla lista dei sette candidati al Municipio di Bellinzona, e le discussioni scaturite da questa decisione, difende il suo operato e replica alle accuse a lei rivolte
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Sara Demir: "Mi hanno voluto screditare, ma non mollo"
La 29enne del PPD, dopo l'esclusione dalla lista dei sette candidati al Municipio di Bellinzona, e le discussioni scaturite da questa decisione, difende il suo operato e replica alle accuse a lei rivolte
BELLINZONA - “Ci sono rimasta un po’ male, ma questo non vuol dire che mi arrenda”.  Sara Demir difende a denti stretti il suo operato dopo che, nel corso dell’assemblea del PPD bellinzonese per riunire i sette ca...

BELLINZONA - “Ci sono rimasta un po’ male, ma questo non vuol dire che mi arrenda”.  Sara Demir difende a denti stretti il suo operato dopo che, nel corso dell’assemblea del PPD bellinzonese per riunire i sette candidati al Municipio, si è vista escludere dai giochi.

Si legge su LaRegione di ieri che la commissione cerca infatti abbia scartato la 29enne che ambiva a far parte della lista dei prescelti, muovendole le accuse di eccessivo individualismo, andando a commentare le sue uscite pubbliche, sui giornali e Facebook, ritenute inopportune nei toni e nei contenuti.

Una decisione dibattuta fino alla fine - con il tentativo di ripescaggio e inserimento nella possibile nuova lista sostenuta dal Gran consigliere Paolo Peduzzi - in cui a termine dell’assemblea, ha visto esclusa la giovane bellinzonese che però, ci spiega, non ha intenzione di mollare.

Come hai preso questa esclusione dai candidati al Municipio?
“Non nascondo di esserci rimasta un po’ male e dispiaciuta; mentirei se così non fosse. Questo però non vuol dire che non continuerò ad adoperarmi sempre per la città e i suoi abitanti, perché è forte il mio senso di appartenenza. Il 29 marzo saranno 30 anni che vivo qui”.

Un senso d’appartenenza che si traduce, con il tuo impegno politico, in una sorta di modo per esprimere la tua riconoscenza quindi?
“Voglio continuare a darmi da fare, nell’ambito politico e non solo;  lo farò ancora nelle liste del PPD per il consiglio comunale. Continuerò a battermi”.

Sembra di capire che questa esclusione è arrivata inaspettata…
“Diciamo che visti i risultati ottenuti nel corso degli ultimi 4 anni, quindi il lavoro svolto quale consigliera comunale in carica dal 2008, i consensi  ottenuti alle votazioni per il Gran Consiglio lo scorso anno, il mio senso d’appartenenza e vissuto nella città capitolina, speravo fino all’ultimo di poter aver la possibilità di essere messa in lista, a maggior ragione quando ho saputo che un possibile candidato non avrebbe più potuto farvi parte.”

E invece ti sei scontrata con accuse forti da un collega di consiglio comunale, Michele Genini. Tacciata, come sei stata di eccessivo individualismo, mentre le tue uscite pubbliche, sui giornali e Facebook, sono state ritenute inopportune
“Non credo che debba difendermi dall’intervento fatto dal mio collega di partito. La mia impressione è stata che mi volesse screditare davanti a un’assemblea di partito.”

Quindi contesti la lista scelta?
“No assolutamente. Ho tentato fino all’ultimo di poter entrare a far parte di questa lista secondo i principi del partito.”

Tu un’idea però te la sarai fatta sul motivo di questa esclusione
“Sì, probabilmente la Commissione Cerca, tenendo conto di molteplici fattori, ha ritenuto che fosse ancora prematuro mettermi in lista”.

Quindi come reagirai adesso?
“Ho preso atto della decisione ed ho accettato il verdetto. Mi candido come consigliera comunale convinta di realmente poter contribuire per il bene della Città di Bellinzona. Dopo questo episodio, apparentemente a me sfavorevole, ne esco più forte e vogliosa di continuare in questo mio percorso politico, mantenendo sempre i miei ideali e valori.”

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