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M. CARASSO

"Mio figlio e il suo coraggio fino in cima alla Tremola"

Il racconto di Lucia Gallucci Fedon, mamma di Lorenzo affetto da diplegia agli arti inferiori: "Con la sua bicicletta ha realizzato una piccola, grande, impresa"
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"Mio figlio e il suo coraggio fino in cima alla Tremola"
Il racconto di Lucia Gallucci Fedon, mamma di Lorenzo affetto da diplegia agli arti inferiori: "Con la sua bicicletta ha realizzato una piccola, grande, impresa"
MONTE CARASSO – Con la forza di volontà scali anche le montagne. Per Lorenzo Gallucci Fedon, 15 anni, di Monte Carasso, è tutto tranne che uno slogan di facciata. Perché lui, con la sua determinazione, la montagna l...

MONTE CARASSO – Con la forza di volontà scali anche le montagne. Per Lorenzo Gallucci Fedon, 15 anni, di Monte Carasso, è tutto tranne che uno slogan di facciata. Perché lui, con la sua determinazione, la montagna l’ha scalata per davvero, nonostante la diplegia agli arti inferiori con cui è confrontato sin dalla nascita. Da Airolo fino in cima alla Tremola, in sella alla sua bicicletta. Un’impresa che poteva sembrare impossibile per un ragazzo colpito da un simile problema. A raccontare questa piccola, grande, storia di vita è sua madre Lucia, che lo ha accompagnato nel tortuoso tragitto. “Vedere Lorenzo arrivare in cima è stata un’emozione incredibile. È la prova che nella vita con la forza di volontà possiamo ottenere tanto”.

Disagi e sogni - Lorenzo fa fatica a muoversi, a stare in equilibrio. Tra qualche giorno inizierà la prima liceo a Bellinzona, la voglia di studiare e di farcela è tanta. E tra i suoi desideri c’è quello di diventare architetto. “Anche a scuola – spiega la madre – Lorenzo ha sempre dimostrato una grande tenacia. Nei momenti difficili ha saputo rialzarsi alla grande”. Con la salita alla Tremola ha lanciato un messaggio positivo a tutte le persone in difficoltà. “All’inizio pensavo proprio che non ce  l’avrebbe fatta. Scalare la Tremola è una cosa difficile già per uno sportivo allenato. Invece lui, con una bicicletta che è poco più che un giocattolo, era molto risoluto e deciso a provarci lo stesso. Un tentativo andava fatto. Solo durante il tragitto ho capito che aveva studiato tutto il percorso per filo e per segno. Era una cosa che aveva premeditato da tempo”.

Sogno - È una calda domenica di mezza estate. Lorenzo pedala, pedala e ancora pedala. Ogni tanto si ferma a riposare e la mamma le dà una spinta di sostegno. Dopo oltre quattro ore arriva in cima. Lucia lo abbraccia, spontaneamente. “Ero commossa. Emozionata”. Poi puntualizza: “Non tanto per l’aspetto sportivo. E neanche per il fatto che a raggiungere questo traguardo sia stato un adolescente con un problema fisico. Quello che più mi ha colpito è la capacità di un ragazzo di 15 anni di coltivare un sogno. E il coraggio con cui lo ha raggiunto. Credo che da Lorenzo abbiamo tutti quanti da imparare. Io per prima”. 

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