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BERNA: Il Consiglio di Stato porta al Consiglio federale una lista di temi "caldi"

L’incontro con le autorità federali serve per sollecitare l’attenzione sulla realtà ticinese
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BERNA: Il Consiglio di Stato porta al Consiglio federale una lista di temi "caldi"
L’incontro con le autorità federali serve per sollecitare l’attenzione sulla realtà ticinese
Pubblichiamo qui di seguito integralmente il comunicato stampa diffuso giovedì in serata dal Consiglio di Stato, che offre un resoconto particolareggiato delle discussioni intrattenute con le autorità federali Comunicato stampa Il Consig...
Pubblichiamo qui di seguito integralmente il comunicato stampa diffuso giovedì in serata dal Consiglio di Stato, che offre un resoconto particolareggiato delle discussioni intrattenute con le autorità federali

Comunicato stampa

Il Consiglio di stato in corpore, accompagnato dal Cancelliere dello Stato e dal delegato per i rapporti con la Confederazione ed i Cantoni, si è recato giovedì a Berna su invito del Consiglio federale. Nella Capitale federale si è incontrato con una delegazione composta dal Presidente della Confederazione M. Leuenberger e dai Consiglieri federali R. Metzler e P. Couchepin.

Lo spunto per quest’incontro fa seguito al desiderio del Governo federale, in seguito alle reazioni critiche a suo tempo mosse alla sua attenzione, di illustrare alle Autorità dei Cantoni che avevano posto la candidatura per la sede dei futuri Tribunali amministrativo e penale federali, le ragioni delle scelte di Friborgo ed Aarau sottoposte per esame e decisione al Parlamento e promuovere con una serie dì contatti un rinnovato spirito di collaborazione e solidarietà confederale, soprattutto con le Regioni periferiche quale il Ticino, ritenutesi ancora una volta penalizzate e trascurate.

Il Governo ticinese, con l’intervento introduttivo del suo Presidente, ha colto l’occasione per sottolineare ed evidenziare con fermezza la preoccupazione delle Autorità e della popolazione per le difficoltà nel rendere consapevole Berna ed in particolare Esecutivo ed Amministrazione federale sull’interesse e l’importanza rappresentata dalla componente svizzero italiana e ticinese, dalla sua posizione geografica di ponte tra nord e sud dell’Europa, da un punto di vista culturale ed economico per la Confederazione stessa. Per alcuni temi si è quindi chiesto ai rappresentanti del Consiglio federale di dimostrare la necessaria attenzione, sensibilità e disponibilità ad entrare nel merito di esigenze concrete e puntuali, richieste su vari temi che da tempo nelle diverse sedi ed occasioni vengono riproposti.

Da parte del Consiglio federale, per bocca del Presidente della Confederazione, si è voluta esprimere la comprensione per la posizione del Governo ticinese, la necessità di attentamente analizzare la situazione particolare di questa importante componente del nostro Paese ed il ruolo che il Ticino può e deve svolgere nella complessa realtà della Confederazione, con sguardo rivolto alla sua funzione di collegamento naturale con la dinamica potenzialità economica del Nord Italia ed in particolare della Lombardia.

I Consiglieri di Stato titolari dello specifico dossier hanno in seguito avuto modo di esporre la posizione del Governo cantonale sui seguenti temi:

    1. Tribunali federali: il Consiglio di Stato ha insistito sul diritto della nostra Regione nell’ottica di un’equa ripartizione confederale ad ospitare una delle sedi del Tribunale federale, con specifico riferimento al Tribunale penale federale, ribadendo le ragioni che 9iustificanO tale riconoscimento.

    2. Ministero pubblico e polizia giudiziaria federali: Il Governo cantonale ha preso lo spunto dai contatti avuti con il Ministero pubblico della Confederazione sui progetti di potenziamento di infrastrutture servizi e risorse umane, che dovrebbe prevedere anche un decentramento comprendente il Ticino, sottolineando, a prescindere da questo possibile passo, l’aspetto delicato e controverso dei possibili conflitti di competenza fra Ministero pubblico federale e quello cantonale; rispettivamente sull’opportunità di estendere il raggio d’azione della sede ticinese alla Svizzera centrale (senza Zugo) e ai Grigioni.
    3. Prospettive di politica regionale federale: Per quanto riguarda la politica regionale, è stata evidenziata da parte del Consiglio di Stato la necessità di individuare nuovi strumenti operativi. La politica regionale è una delle politiche settoriali che più sono state messe in difficoltà e che più sono state spiazzate dai cambiamenti economici degli scorsi anni. Le regioni periferiche e in particolare le regioni di montagna hanno conosciuto serie difficoltà, a causa della debolezza della loro base economica. A questo si è accompagnato anche un sensibile ridimensionamento dei servizi svolti dalle ex regie federali. Questo richiede alla Confederazione e ai Cantoni la ricerca di nuovi strumenti di politica regionale, quale tasselli necessari di una politica economica che punta ad aumentare la competitività dell’intero Paese. Un territorio in cui vi sono regioni deboli ed economicamente minacciate rischia di perdere competitività nel suo insieme. Durante l’incontro sono stati discussi i nuovi indirizzi dì politica regionale che il SECO ha elaborato.

      Per il Consiglio di Stato, la politica regionale della Confederazione dovrebbe considerare anche le infrastrutture e i servizi che favoriscano l’accessibilità del territorio cantonale, nel quadro di una politica integrata dei trasporti. In questo ambito, è essenziale per il Consiglio di Stato la continuità dei collegamenti aerei di linea da e per il Ticino, anche dopo la trasformazione della Crossair da compagnia aerea regionale a compagnia aerea intercontinentale.

    4. Mobilità e S. Gottardo: fatto salvo il discorso di breve e medio termine sulla riapertura della galleria stradale e dell’apertura del passo, che sarà oggetto di un incontro specifico in separata sede tra delegazioni dei Governi di Un e Ticino con l’Autorità federale, il Consiglio di Stato ha tenuto a richiamare la sua posizione sulla gestione del traffico pesante sulla A2 che, alla luce del tragico incidente nella galleria stradale del S.Gottardo, dovrà subire inevitabilmente delle modifiche e limitazioni rispetto alla situazione precedente, soprattutto in considerazione dei problemi di sicurezza. Riferendosi al recente incontro sull’oggetto con il Presidente della Regione Lombardia, di concertare con i Paesi confinanti una gestione in rete del traffico pesante per decongestionare e razionalizzare gli assi principali, più soggetti a rischi di gravi incidenti con la conseguente paralisi per mesi di queste vie di traffico e danni economici ed ambientali non indifferenti, il Consiglio di Stato ha auspicato che il Consiglio federale si attivi in questo senso.

    5. Alp Transiti / Galleria Monte Ceneri: il Consiglio di Stato ha colto l’occasione per riprendere il discorso della contemporanea messa in esercizio della galleria di base del S.Gottardo e di quella del M. Ceneri; questione purtroppo non ancora acquisita. A questo proposito è stato riconosciuto il fatto che il 4 luglio scorso il Consiglio federale si è pronunciato a favore della realizzazione di due tubi separati della galleria di base del Monte Ceneri. Nel sottolineare che con questa decisione si è compiuto un importante passo avanti verso la realizzazione dell’opera, l’Autorità cantonale ha comunque reso allento il Consiglio federale sul fatto che prima di avviare i lavori si rendono necessarie altre decisioni, auspicando in particolare il tempestivo svolgimento delle procedure necessarie.

    6. Finanziamento strade principali: è stato osservato che il finanziamento completo delle opere stradali principali, nell’ambito dei Piani regionali dei trasporti, non risulta ancora assicurato. Per la loro realizzazione s’impone la riclassificazione da strada principale alpina a strada nazionale di alcune tratte.

      Il Consiglio di Stato ha colto quest’occasione per chiedere, nell’intento di risolvere almeno parzialmente i problemi stradali di ordine internazionale e nazionale e salvaguardare la sua economia, la sua immagine e il suo ambiente, la riclassificazione da strada principale alpina a strada nazionale di alcune tratte.

    7. Smaltimento dei rifiuti solidi urbani: l’oggetto è stato riportato all’attenzione del Consiglio federale sollecitando il riconoscimento del sussidio federale all’impianto di termo-distruzione dei rifiuti solidi urbani a Giubiasco.

      Sui diversi temi esposti dal Governo ticinese, i Consiglieri federali presenti hanno avuto modo di aggiornare i presenti sulla situazione relativa agli iter procedurali ed alle possibili soluzioni che il Consiglio federale sarà chiamato ad adottare; assicurando il Consiglio di Stato che per quanto di loro competenza riserveranno la dovuta e necessaria attenzione alle legittime preoccupazioni e auspici formulati dall’Autorità ticinese. Per quanto concerne il tema San Gottardo, il Presidente della Confederazione si è riservato di esprimersi sui diversi aspetti, in occasione dell’incontro fissato per settimana prossima con le delegazioni del Cantone Ticino e del Canton Uri.

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