La provocazione: annettere il Canton Ticino all'Italia

Un consigliere comunale di Varese chiede al Governo di Roma se esistono gli estremi per chiedere, tramite referendum, di inglobare il nostro Cantone all'Italia
VARESE - Si pensava che la proposta di annettere Como e Varese alla Svizzera fosse la classica boutade estiva, fatta per riempire le discussioni dei pensionati al bar nei caldi pomeriggi di fine giugno, ma ci sbagliavamo. Ora la vicenda diventa, se non seria, perlomeno ufficiale.
Il consigliere comunale di Varese Alessio Nicoletti, leader di Movimento Libero, ha depositato questa mattina al Comune di Varese una mozione con quale si chiede al Governo e al Parlamento italiani se ci sono gli estremi per indire un referendum per annettere il Canton Ticino all'Italia, e per eventualmente creare una nuova regione, che comprende le attuali province di Como, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, e il Canton Ticino. Praticamente il territorio della Regio Insubrica, ma con il riconoscimento che viene dato alle Regioni.
Una proposta "shock", così' l'ha definita lo stesso Nicoletti, che ribalta completamente il discorso degli ultimi giorni, e va anche contro la bizzarra decisione del Vassallo del Principe del Sacro Monte di Varese, che solo due giorni fa dichiarava guerra alla Svizzera, con lo scopo di perdere ed essere annessi forzatamente alla Confederazione. Il delirio, dunque, nella fascia di confine è totale. Alcuni chiedono che Varese e Como diventino nuovi cantoni elvetici, e questo non dispiacerebbe nemmeno ad alcuni ticinesi, se ciò dovesse costituire un polo linguistico italofono forte, tale da avere maggiore peso a Berna.
Nicoletti chiede la cosa inversa: l'annessione del Ticino all'Italia sarebbe una risposta politica alla provocazione del consigliere nazionale del Giura Dominique Baettig che, come sappiamo, piace a moltissimi concittadini di Nicoletti, ma non solo. Nicoletti ritiene che la boutade, dato che tale è e tale resterà, servirà per "contrastare il centralismo milanese nell’ambito di una difesa strenua del unità nazionale". La provocazione rischia tra l'altro di far passare in secondo piano una richiesta concreta del Movimento Libero: l'accelerazione del processo di abolizione delle province.
Ci pare di poter dire che queste proposte si possono classificare nella categoria "chiacchiere da bar sport", indispensabili per combattere la noia, soprattutto ora che l'Italia è uscita dai Mondiali.
f.c.
Foto Ti-Press Francesca Agosta



