Fanno ricorso i soci di MaxiTaxi accusati d'omicidio

BELLINZONA - Depositato il ricorso per la sentenza di omicidio intenzionale del loro socio in affari. Nicola Fumiano e Francesco Spenillo, e il procuratore Mario Branda, hanno depositato la propria dichiarazione di ricorso alla Corte di cassazione e di revisione penale ieri, lunedì. Lo riferiscono oggi laRegione Ticino e il CdT.
L'accusa è stata modificata rispetto a quella iniziale di tentato assassinio; Spenillo e Fumiano sono ora accusato "soltanto" di omicidio intenzionale, cambiamento che ha dimezzato la pena richiesta dal procuratore. Risultato: invece di 6 anni e 9 mesi proposti dall'accusa, per Fumiano sono richiesti 3 anni e mezzo di carcere. Fumiano è già in prigione dal 27 gennaio mentre Spenillo è invece a piede libero e la settimana scorsa gli sono stati inflitti 30 mesi.
Ricordiamo brevemente che tra il 2007 e il 2008 i due cotitolari della ditta di taxi Maxi Taxi sono accusati di aver ripetutamente tentato di "far sparire" e rendere inabile al lavoro il loro socio e collega Ahmed Farooq.
Il procuratore Branda ha firmato l'atto d'accusa contro gli altri tre protagonisti della vicenda: i due mandanti (insieme a Spenillo e Fumiano) e l'esecutore della rapina ai danni di Farooq.




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