Strage di Erba, i legali dei coniugi Bazzi: 'Olindo e Rosa innocenti'
MILANO - La sentenza con la quale i giudici della corte d'assise di Como hanno condannato i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba sarebbe basata su "un ragionamento congegnato, su premesse errate e non certe", e questo avrebbe determinato "una condanna disumana contro degli imputati che possono essere chiunque, ma non Rosa e Olindo". A sostenerlo sono gli avvocati della coppia nei motivi d'appello il cui processo sarà celebrato a Milano.
Nelle 434 pagine dei motivi viene ripercorsa la sera dell'11 dicembre del 2006 quando furono uccisi Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, di poco più di 2 anni, la madre della donna, Paola Galli, e una loro vicina di casa, Valeria Cherubini. Nell'eccidio rimase gravemente ferito il marito della Cherubini, Mario Frigerio, il quale si salvò e divenne il principale teste dell'accusa.
Gli avvocati Fabio Sghembri, Enzo Pacia e Luisa Bordeaux, al termine della loro ricostruzione alternativa, secondo la quale l'aggressore o gli aggressori uscirono dal terrazzino della corte di via Diaz in cui avvenne la strage, giungono alla conclusione, sulla scorta delle "prove scientifiche, logiche e dichiarative" che della sentenza di condanna "restano solo colori".
ATS




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