LOCARNO
Omicidio Losone: dal ritrovamento delle armi parte una nuova inchiesta

Ti-Press Davide Agosta
0 / 4
Omicidio Losone: dal ritrovamento delle armi parte una nuova inchiesta
Omicidio Losone: dal ritrovamento delle armi parte una nuova inchiesta
LOCARNO – Del ritrovamento delle armi rinvenute in occasione della perquisizione della casa di uno dei complici di Barbieri abbiamo già comunicato ieri sera pubblicando sia le immagini che un video nel quale gli esperti dell...
LOCARNO – Del ritrovamento delle armi rinvenute in occasione della perquisizione della casa di uno dei complici di Barbieri abbiamo già comunicato ieri sera pubblicando sia le immagini che un video nel quale gli esperti della scientifica spiegano le caratteristiche delle armi, e la loro pericolosità. Proprio questo ritrovamento rappresenta il punto di partenza per una nuova indagine volta a chiarire cosa si nasconda sotto il possesso di armi, modificate e private dei numeri di serie (infrangendo quindi gravemente la legge sulle armi), l’ingente quantitativo di denaro e i diversi chili di stupefacenti (marijuana e hashish).
La posizione di Ernesto Spataro, il 39enne decoratore con passaporto italiano già balzato alla cronaca in occasione della maxi inchiesta “Indoor”, si “complica di parecchio” ha affermato il primo tenente Alfredo Bazzocco a capo della “task-force” creata dopo il fatto di sangue di Losone con lo scopo di rintracciare Antonio Barbieri. Il prossimo passo, riporta la stampa mattutina, sarà quello di effettuare tutta una serie di esami balistici per verificare se le armi rinvenute sono riconducibili ad altri reati commessi in Svizzera o in Italia. Questo secondo troncone dell’indagine non interrompe però le ricerche relative all’omicidio di di Ersan Ozcan e al ferimento del fratello Aihan. Stando alle informazioni non sembrerebbe che vi sia un legame tra le armi rinvenute a Cugnasco in casa di Spataro e i fratelli di origini turche.
Foto apertura: Ti-Press Davide Agosta
CORRELATI
NOTIZIE PIÙ LETTE
ULTIME NOTIZIE TICINO








Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!