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Fatti di Losone: 'Solo quando ci è scappa il morto ci si muove'

Fatti di Losone: 'Solo quando ci è scappa il morto ci si muove'
BELLINZONA - "I controlli sui precedenti di chi chiede di venire in Ticino devono essere accurati, approfonditi, e durare tutto il tempo necessario. L'era delle porte aperte per tutti va archiviata definitivamente. Voltare pagina. Mettere filtri...
BELLINZONA - "I controlli sui precedenti di chi chiede di venire in Ticino devono essere accurati, approfonditi, e durare tutto il tempo necessario. L'era delle porte aperte per tutti va archiviata definitivamente. Voltare pagina. Mettere filtri, e a maglie strette. Se poi questo comporta, per i richiedenti, delle lungaggini, dei disagi, delle (vere o presunte) violazioni della privacy, ci si ricordi che nessuno obbliga queste persone a venire in Svizzera: se non sono contente, possono sempre rimanere dove sono".

Questa la presa di posizione del deputato leghista Lorenzo Quadri in merito alla questione dei permessi di dimora rilasciati a persone con precedenti penali perché l'Ufficio competente non ha modo di avere le informazioni necessarie sul richiedente. Il problema è emerso in seguito ai tragici fatti di Losone dove Antonio Barbieri, pluripregiudicto italiano con un regolare permesso, ha ucciso a colpi di pistola Ersan Ozkan e ferito gravemente il fratello.

Secondo Quadri è incredibile che, nell'era dell'informatica, le autorità non fossero a conoscenza delle condanne di Barbieri. "È questo il famoso scambio d'informazioni?" Solo in seguito ai fatti di Losone, scrive ancora Quadri, "ci si accorge che, nella concessione dei permessi di residenza, dimora e quant'altro, i problemi ci sono, e si tirano in ballo anche gli Accordi bilaterali, in precedenza difesi a spada tratta. E, naturalmente, si promette di emendarsi". Ma questo non basta, sottolinea Quadri.
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