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Bello, simpatico e determinato: ecco il ticinese candidato a Mister Svizzera

Ama la sua professione d’avvocato ma non disdegna il mondo della moda. Il fatto di sapere le lingue potrebbe averlo avvantaggiato nella selezione del concorso, ma se dovesse vincere la sua vita non cambierebbe di molto, il suo sogno infatti rimane quello di conseguire il brevetto di notaio e di mettere su famiglia.
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Bello, simpatico e determinato: ecco il ticinese candidato a Mister Svizzera
Ama la sua professione d’avvocato ma non disdegna il mondo della moda. Il fatto di sapere le lingue potrebbe averlo avvantaggiato nella selezione del concorso, ma se dovesse vincere la sua vita non cambierebbe di molto, il suo sogno infatti rimane quello di conseguire il brevetto di notaio e di mettere su famiglia.
BELLINZONA - 28 anni , 72 chili perfettamente distribuiti su 1 metro e 83 di altezza. Uno sguardo magnetico e un sorriso birichino che farebbero capitolare qualsiasi ragazza. Ecco Andrea Daldini, avvocato...
BELLINZONA - 28 anni , 72 chili perfettamente distribuiti su 1 metro e 83 di altezza. Uno sguardo magnetico e un sorriso birichino che farebbero capitolare qualsiasi ragazza. Ecco Andrea Daldini, avvocato di Bellinzona e unico candidato ticinese alla finale di Mister Svizzera, il concorso che eleggerà il rappresentante maschile della bellezza elvetica il 5 aprile prossimo. In un’intervista il bel ticinese ci ha raccontato come sta vivendo questa esperienza unica.

Come mai hai deciso di partecipare a Mister Svizzera?
“Ho fatto il concorso di Mister Svizzera italiana nel 2006 e sono arrivato secondo. La organizzatrice del concorso Petra Peter, che gestisce l’agenzia per la quale lavoro ogni tanto, mi ha detto che secondo lei avrei potuto partecipare a questo concorso. Così ho accettato anche perché l’esperienza di mister Svizzera italiana mi era piaciuta molto.”

Una volta deciso cosa hai dovuto fare?
“Ho mandato ai responsabili del concorso delle foto con allegato il mio curriculum. A partire da questa documentazione sono state fatte le prime due selezioni e da 500 aspiranti, tra cui venti ticinesi, siamo rimasti un centinaio. Solo allora siamo stati convocati per un colloquio a Zurigo. So che oltre a me c’era anche un altro ticinese”.

E il colloquio com’è andato?
“Quel giorno ho parlato con il presidente del concorso Urs Brülisauer, un colloquio di 5 minuti durante il quale hanno valutato il mio modo di parlare, il carattere e se avevo una certa conoscenza delle lingue. In seguito ci hanno fatto sfilare davanti ad una giuria composta da una decina di esperti del settore. Alla fine di questa giornata ho avuto un altro colloquio durante il quale mi hanno anche fatto provare dei vestiti, questo allo scopo di verificare la taglia corretta dei candidati”.

E sei stato scelto. Secondo te cosa ti ha aiutato ad arrivare alla finale?
“Penso che il fatto di sapere le lingue mi ha aiutato. Magari sono stato avvantaggiato anche dall’aver partecipato ad un altro concorso per cui sapevo già che tipo di portamento e atteggiamento bisogna avere in queste circostanze”.

Una volta selezionati i 16 finalisti sono cominciati i tour dei candidati…
“Sì, per prima cosa però siamo andati a Baden dai parrucchieri dell’organizzazione che ci ha fatto un taglio che secondo loro si addiceva alla nostra fisionomia. Nel mio caso volevano tagliarmi i capelli a zero ma mi sono rifiutato così me li hanno solo accorciati un po’. Abbiamo anche ricevuto i vestiti dagli sponsor, PKZ e asics, che sono poi gli abiti che dobbiamo usare durante il tour promozionale”.

Cosa avete dovuto fare per preparare il tour?
“Il tour l’abbiamo preparato in una settimana. Una settimana veramente dura: quattro ore al giorno per la preparazione dello spettacolo che presentiamo nel tour. Si tratta di una sfilata coreografata durante la quale sfiliamo con diversi abiti: casual, vestiti di bianco e infine con il completo classico.

È stata una settimana impegnativa?
Sì assolutamente perché quando non eravamo occupati con le prove eravamo impegnati con i media: interviste a tutti e servizi fotografici. Bellissimo ma anche stancante.”

Qual è stata la prima tappa del tour?
“Dallo scorso fine settimana abbiamo cominciato il tour, siamo stati in un club di San Gallo, e in un locale vicino a Berna. Forse verremo anche in Ticino”.

Come ti sei trovato fino adesso?
“Benissimo. l’organizzazione è molto professionale e seria. È tutto previsto nei minimi dettagli. Noi candidati dobbiamo solo essere puntuali e con indosso gli abiti giusti. Anche con gli altri candidati si è instaurato un bel rapporto. Gli svizzero tedeschi sono molto gentili perché si sforzano di parlarmi in Hoch deutsch dato che io non capisco lo Schwitzer Dütsch. Con i romandi invece non c’è problema dato che il francese lo parlo correntemente essendo per metà friborghese”.

In Svizzera interna Mister Svizzera è molto sentito come evento…
“Sì. Là ci trattano come veri e propri VIP. La gente ti ferma per strada per chiederti l’autografo sulle cartoline promozionali e per fare una foto insieme a te. Quando arrivi in un locale i buttafuori spostano le persone per farti entrare”.

Se doveste venire qui a fare il tour sarebbe un po’ diverso…
“Sicuramente ma non sarebbe male, così anche i ticinesi si renderebbero conto di quello che facciamo. Lo spettacolo è molto carino”.

Hai dovuto imparare a ballare?
“No, la coreografia è composta da movimenti coordinati, ma non proprio un ballo, per fortuna perché io sono proprio rigido come un palo”.

Si può votare via telefono già da adesso chiamando lo 0901 83 30 01 (CHF 0,90/chiamata), come sta andando per il momento la votazione?
“Direi bene, sono tra i primi otto, ma per avere qualche chance in più ho bisogno di molti voti anche dalla gente a casa, perciò votatemi!”

Ma perché dovremmo votare per te?
“Perché votando me si dà la propria preferenza a qualcuno che può rappresentare un po’ tutta la Svizzera: infatti mio papà e ticinese, mia madre è friborghese, i miei nonni sono romandi e svizzero tedeschi. Infine la mia ragazza è grigionese e parla romancio”.

E gli altri concorrenti come ti sembrano?
“Sono molto simpatici come dicevo. Secondo me ce ne sono almeno un paio che potrebbero sicuramente ambire al titolo, ma anche gli altri hanno tutti qualcosa di particolare. La selezione è stata sicuramente fatta bene”.

A me sembra che tu possa avere delle buone chances…
“Non mi pronuncio…vedremo, lascio giudicare agli altri”.

I tuoi amici cosa dicono?
“Sono contentissimi e mi sostengono, infatti in tanti mi seguiranno a Zurigo per la finale, dovremmo essere una cinquantina”.

E la famiglia?
“Anche loro sono entusiasti, sicuramente mia madre molto di più di mio padre, anche se devo ammettere che anche lei all’inizio era un po’ scettica. I miei genitori non erano molto d’accordo quando ho partecipato a Mister Svizzera italiana ma poi quando hanno visto che l’organizzazione era ben fatta e si sono accorti che il concorso non mi ha cambiato mi hanno appoggiato”.

E la tua ragazza invece come sta prendendo la cosa?
“Non ci conosciamo da molto ma abbiamo un bellissimo rapporto. All’inizio era un po’ scettica perché temeva che questa popolarità potesse cambiarmi. Ma adesso, dopo un mese circa che sono in “gioco”, si è resa conto che non è così, ha capito che non sono cambiato e quindi si è tranquillizzata. È un po’ gelosa ma il giusto”.

Se dovessi vincere cosa succederà?
“Io ho chiesto subito al presidente se una vittoria mi avrebbe costretto a lasciare la mia professione. Perché se così fosse stato mi sarei ritirato subito anche se fossi stato tra i sedici finalisti. Ma non è il caso. A Mister Svizzera si chiede solo un po’ di flessibilità durante i weekend e per qualche giorno in settimana. Non è come la miss che deve proprio mettere a disposizione un anno. In effetti vorrei chiarire che queste sono cose che faccio per divertimento, la mia professione è la mia attività principale, io faccio l’avvocato, mi piace tantissimo ed è quello che farò per tutta la vita, i concorsi sono cose di passaggio”.

.E il premio, ti sembra allettante?
“Ce ne sono diversi: auto, abbonamento telefonino, vestiti. Sicuramente il lato più interessante di un’eventuale vittoria è quello finanziario. Quello che mister Svizzera può guadagnare in un anno è variabile, dipende dalla quantità e qualità dei contratti che si riesce a strappare. In ogni caso ho sentito dire che se ti sai muovere bene riesci a guadagnare fino a mezzo milione di franchi”.

Una bella cifra! Che potrebbe servire per realizzare qualche tuo sogno…
“Di sogni ne ho due. Che intendo realizzare anche al di là dell’esito del concorso. Professionalmente vorrei conseguire il brevetto di notaio e poi tra un paio d’anni, sposarmi e mettere su famiglia”.

Infine una domanda che forse in molti si sono posti: come mai un avvocato ha deciso di partecipare a Mister Svizzera?
“Io non ci vedo niente di male, niente che sia in contraddizione con la mia professione. Anch’io mi sono chiesto se deontologicamente ci sarebbero dei problemi. Io non ne vedo perché si tratta di una manifestazione molto seria e molto professionale. Alla fine, come ho detto all’inizio la mia decisione l’ho presa anche alla luce di come sono andate le cose durante il concorso ticinese. E comunque evidentemente non mi sarei mai buttato in questa avventura se non mi piacesse questo genere di cose”.

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