Con la Commedia dell'Arte di “Arlecchino e Don Giovanni” si apre stasera la stagione teatrale

LUGANO - La stagione teatrale di Lugano si appresta ad entrare nel vivo della sua programmazione. Questa sera, martedì, e domani, mercoledì, alle 20.30 al Teatro Cittadella prende il via il programma in abbonamento con uno spettacolo della Commedia dell’Arte intitolato “Arlecchino e Don Giovanni” con la Compagnia Pantakin di Venezia.
La storia dello “sciupafemmine” Don Giovanni è forse la famosa di tutto il teatro e deve la straordinaria popolarità proprio ai Comici dell’Arte italiani, che per due secoli ne fecero in tutta Europa un cavallo di battaglia: fra tutte, la versione di maggior successo fu “Le Festin de Pierre” (Il Convitato di Pietra) di Domenico Biancolelli, il più grande Arlecchino secentesco, rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1668, con tale successo che ebbe infinite repliche. Oggi non poteva toccare che a Pantakin di Venezia, la Compagnia italiana di maggior tradizione nella Commedia dell’Arte, di riesumare questo leggendario ed esilarante canovaccio.
La ricostruzione che qui viene proposta in “prima assoluta” moderna – non a caso con la preziosa collaborazione di Michele Modesto Casarin, il più famoso arlecchino veneziano operante oggi in Italia – è naturalmente libera e ispirata a rimettere in scena tutta la godibilità del racconto e la spettacolarità dei lazzi: una girandola di maschere e dialetti, di virtuosismi (i quattro attori si calano nei panni di ben in dodici personaggi diversi con ventinove cambi di costume) e di musicalità (musiche originali cantate dal vivo).
Nel foyer lo spettatore sarà accolto da una bella di maschere create da Stefano Perocco di Meduna, uno dei più prestigiosi mascherari italiani.
La scelta di aprire la stagione teatrale in abbonamento con uno spettacolo di Commedia dell’Arte ha una doppia motivazione: da una parte rendere omaggio a una forma teatrale da cui deriva tanto teatro e cabaret di oggi al punto da essere una tappa obbligatoria nella formazione degli attori (Ferruccio Soleri e Dario Fo insegnano); dall’altra aprire un percorso dedicato a Carlo Goldoni nel 300° della nascita e che proprio dalla Commedia dell’Arte è partito per la sua importante riforma teatrale. Un percorso “transcenerino” che si snoderà a zigzag tra i cartelloni di Lugano e Bellinzona.




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