Logopedia: interrogazione bis di Marra

Questa la premessa di un'interrogazione bis sulla logopedia inoltrata oggi al Governo dal deputato UDC Umberto Marra. Il gran consigliere democentrista pone poi sette domande al Governo. Eccole.
"Non pensa il CdS che sarebbe meglio revocare in maniera generale la decisione dell’USC del 25 gennaio 2006 di limitare la durata delle terapie logopediche impartite dagli operatori privati a tempi massimi tra i 15 e i 45 minuti?"
"Per i casi seguiti da operatori privati ma aventi le medesime caratteristiche di quelli seguiti dal SOIC (bambini con problemi evolutivi più o meno gravi, da zero a sei anni d'età) il Consiglio di Stato è disposto a revocare l’applicazione del limite di 45 minuti nella durata delle terapie? In caso contrario, è disposto il Consiglio di Stato ad imporre anche a tale servizio pubblico un limite nella durata delle terapie tra i 15 e i 45 minuti?"
"Corrisponde al vero quanto risulta dalla tabella al punto 3 e cioè che il Cantone, per quanto riguarda l’onere degli interventi di logopedia per la scolarizzazione obbligatoria, dopo l’introduzione della Convenzione UFAS – DIC del 4 dicembre 1997, ha beneficiato di un minor costo dell’ordine del 95% circa e quantificabile in un importo medio superiore al milione di franchi annuo? In caso contrario, è disposto il CdS ad esporre in maniera completa e dettagliata gli importi esatti?"
"Il Governo ritiene corretto dal punto di vista legale e soprattutto etico utilizzare parte dell’importo versato dall’UFAS al Cantone per coprire costi non inerenti alle terapie impartite ai bambini affetti da grave disturbo d’eloquio ai sensi della LAI (scopo al quale tale contributo è destinato ai sensi dell’Art. 1 della convenzione UFAS – DIC del 4 dicembre 1997)?"
"Sebbene la tariffa delle prestazioni logopediche offerte dagli operatori privati sia inclusa nella convenzione DECS – ALOSI, essa non è stata frutto di negoziazione ma è stata evidentemente imposta dal Cantone. Mediante la decisione del 25 gennaio 2006, si vuole ridurre ulteriormente del 25% la tariffa applicabile per ogni singola seduta. Il Consiglio di Stato come giudica quindi la tariffa di Fr. 67.65 per seduta imposta dal Cantone alle logopediste attive in privato, tenuto anche conto del numero di sedute massimo fatturabile per un/una logopedista impiegato/a a tempo pieno?"
"Come intende procedere il Governo in merito ai contenuti contrari alla verità inseriti nella risposta alla mia precedente interrogazione?"
"Per ultimo, alla luce del fatto che tale misura non si giustifica sotto nessun punto di vista, è lasciata facoltà al CdS decidere se esporre o meno le vere motivazioni che hanno indotto il Sig. Mirko Guzzi, capo dell’Ufficio delle Scuole Comunali ad adottare in maniera tanto precipitosa la decisione del 25 gennaio 2006".




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