Cerca e trova immobili
CAMPIONE

Manzi: "Salmoiraghi è il fulcro di tutte le operazioni illecite"

Frediano Manzi, il presidente di SOS Racket e Usura, l'associazione lombarda che vigila sui malaffari nei casinò, ci dice la sua sullo scandalo che ha portato all'arresto di tredici persone, tra cui il principe Vittorio Emanuele di Savoia ed il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi.
Ti Press
Manzi: "Salmoiraghi è il fulcro di tutte le operazioni illecite"
Frediano Manzi, il presidente di SOS Racket e Usura, l'associazione lombarda che vigila sui malaffari nei casinò, ci dice la sua sullo scandalo che ha portato all'arresto di tredici persone, tra cui il principe Vittorio Emanuele di Savoia ed il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi.
di Joe Pieracci   CAMPIONE - In questi giorni in Italia proseguono gli interrogatori nell'ambito dell'inchiesta della procura di Potenza che ha portato in carcere Vittorio Emanuele di Savoia e Roberto Salmoiraghi. Ieri il principe è sta...
 
CAMPIONE - In questi giorni in Italia proseguono gli interrogatori nell'ambito dell'inchiesta della procura di Potenza che ha portato in carcere Vittorio Emanuele di Savoia e Roberto Salmoiraghi. Ieri il principe è stato diverse ore davanti ai pm italiani per rispondere della presunta tangente pagata ai Monopoli per sbloccare i nulla osta ai videogiochi, e sempre ieri, Salmoiraghi, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il sindaco di Campione, ricordiamo, è accusato di aver preso parte all'associazione a delinquere che avrebbe organizzato anche un giro di prostituzione e di corruzione. Per fare luce si questo scandalo abbiamo intervistato il presidente di SOS Racket e Usura Frediano Manzi.

"Tutto - ci spiega Manzi - è partito, per caso, da Potenza, grazie ad un'indagine sull'usura. E ci voleva un magistrato coraggioso del sud per fare quello che altri in tutti questi anni non hanno mai avuto il coraggio di fare". "Salmoiraghi - aggiunge poi Manzi, come a voler fugare ogni dubbio - è il fulcro di tutte le operazioni illecite che sono avvenute finora a Campione d'Italia".

Il futuro del Casinò dell'enclave

Sempre Manzi: "Io penso che alla luce di questa scandalo, che non sarà nemmeno l'ultimo se la gestione resta questa, è opportuno che si faccia quello che bisognava fare tanto tempo fa: commissionare il Casinò e sciogliere, per infiltrazione mafiosa, il Comune; Roberto Salmoiraghi ha infatti ricevuto un avviso di garanzia per concorso esterno ed associazione mafiosa".

"Il Casinò di Campione - profetizza Manzi - può rinascere solo con un nuovo CdA e nuovi vertici comunali. Il vero problema, comunque, è Salmoiraghi; lui il suo codazzo di fedelissimi e di amici degli amici, e lo dico usando un termine siciliano, che si trascina da tempo".

La mancata nomina di Baranzelli

Lunedì sera il CdA della casa da gioco campionese aveva l'opportunità di sciogliersi, ma non l'ha fatto. Il CdA ha però deciso di non nominare direttore l'ex del Casinò di Lugano Marco Baranzelli, la sui candidatura era caldeggiata proprio da Salmoiraghi.

"Alla luce di quanto emerso - ci spiega Manzi - si capisce perché Salmoiraghi puntasse su uno spregiudicato come Baranzelli. Aggiungo solo che quello che è successo a Lugano è noto a tutti".

Posti di lavoro a rischio

"Campione è una cittadina di 2'500 abitanti - ci spiega ancora Manzi - di questi 540 lavorano al Casinò e molti gravitano intorno all'usura attraverso anche attività commerciali. E' nota inoltre la presenza di numerosi cambisti sul posto. Certo la parte sana va tutelata e pure io sono preoccupato per i posti di lavoro a rischio, ma penso comunque che diversi siano in eccesso".

Manzi sul principe di Savoia

"Vittorio Emanuele di Savoia è un faccendiere, uno come tanti, ma con molto potere. Uno che però ad un certo punto ha abusato del suo potere per intrallazzare tra gioco d'azzardo, massoneria, favori e tangenti. Il centro nevralgico di tutto era il Casinò. Li si facevano gli affari".


"Ma guardiamo anche alla figura di Rocco Migliardi - allarga il discorso Manzi - l'imprenditore siciliano legato alla grande criminalità organizzata ed in particolare a Nitto Santapaola. I siciliani fanno riferimento al Casinò di Campione dal 1980. Questa è una realtà storica e giudiziaria. L'unica novità, nell'offerta venuta a galla in questi giorni, è l'aggiunta della prostituta. Di solito il pacchetto era questo: viaggio, vitto, alloggio e giocata al Casinò con provigioni da riconoscere ai famosi porteur. E non è un caso che i grandi giocatori del Casinò di Campione arrivano quasi esclusivamente dalla Sicilia. Se si parla di riciclaggio un motivo ci sarà..."

Campione: un clima di terrore

"E' sconvolgente - racconta Manzi - che nelle interviste alla tv ed ai media in genere i cittadini campionesi parlino di Salmoiraghi come di una persona rispettabilissima. Io ho ricevuto decine di telefonate da parte di campionesi che hanno paura. Vi si respira un clima di terrore. Non troverà mai nessuno che, a Campione, le dirà che Salmoiraghi è una persona di dubbia moralità. Noi stiamo ricevendo tantissime segnalazioni, anche da dipendenti del Casinò che ci chiedono di intervenire. Come Associazione stiamo dunque organizzando un presidio".

I clienti di Campione a Mendrisio o Lugano?

"Il Casinò di Campione - aggiunge Manzi - ha avuto l'ennesimo abbattimento d'immagine. E questo sarà devastante. Chi vuole giocare, ora, tolti i grossi giocatori, o va a a Mendrisio o a Lugano".

 
Lugano: promosso il nuovo corso

"Dopo che Lugano ha troncato con Marco Baranzelli - conclude Manzi - la situazione è molto migliorata. Lo deduco dalle telefonate, che non arrivano più".
 
 
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE