Cerca e trova immobili
CAMPIONE

Caso Vittorio Emanuele, il Casinò: "Nessun coinvolgimento". Salmoiraghi finisce in manette

Arresti domiciliari per il sindaco di campione, Roberto Salmoiraghi, in carcere Vittorio Emanuele di Savoia Nell'inchiesta coinvolto anche il figlio Emanuele Filiberto Le reazioni, la moglie Marina Doria: "È un altro caso Tortora", il figlio Emanuele Filiberto: "Farò lo sciopero della fame" Vittorio Emanuele: ''Sono innocente''. Gip: ''Indizi gravissimi'' Giugno 'fatale' per Vittorio Emanuele, 60 anni fa l'esilio oggi il carcere
Ti Press
Caso Vittorio Emanuele, il Casinò: "Nessun coinvolgimento". Salmoiraghi finisce in manette
Arresti domiciliari per il sindaco di campione, Roberto Salmoiraghi, in carcere Vittorio Emanuele di Savoia Nell'inchiesta coinvolto anche il figlio Emanuele Filiberto Le reazioni, la moglie Marina Doria: "È un altro caso Tortora", il figlio Emanuele Filiberto: "Farò lo sciopero della fame" Vittorio Emanuele: ''Sono innocente''. Gip: ''Indizi gravissimi'' Giugno 'fatale' per Vittorio Emanuele, 60 anni fa l'esilio oggi il carcere
CAMPIONE D'ITALIA - Il Casinò di Campione d'Italia, in un comunicato firmato dal presidente Matteo Seroldi, "esclude qualunque suo coinvolgimento per le vicende che allo stato hanno portato all'arresto di persone del tutto estranee alla direzio...

CAMPIONE D'ITALIA - Il Casinò di Campione d'Italia, in un comunicato firmato dal presidente Matteo Seroldi, "esclude qualunque suo coinvolgimento per le vicende che allo stato hanno portato all'arresto di persone del tutto estranee alla direzione della Casa da Gioco", ma sottolinea che verrà comunque costituita una commissione d'inchiesta per fare piena luce e prendere eventuali provvedimenti.

"Rimane inteso - aggiunge il Casinò - che l'obiettivo prioritario sarà quello di tutelare la comunità e i lavoratori di Campione d'Italia". La presidenza della casa da gioco "esclude altresì di avere mai avuto conoscenza del verificarsi di presunti fatti illeciti collegati all'attività del Casinò di Campione".

Per quanto riguarda invece il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi, anche lui arrestato  oggi è stato difeso dal suo avvocato,  Massimo Dinoia, il quale contattato dall'agenzia italiana Adnkronos ha dichiarato che il suo assistito è "un cittadino per bene, rispettabilissmo al quale l'umiliazione delle manette doveva essere evitata, bastava farlo arrivare in Questura. Inoltre -aggiunge- gli hanno pure fatto male, lasciandogli dei lividi sui polsi''.

''Il mio assistito si stava recando in Questura a Como quando e' stato arrestato e potevano quindi evitargli l'umiliazione delle manette. Ho visto Salmoiraghi ieri sera -spiega ancora l'avvocato Dinoia- prima che venisse portato a Potenza e stava abbastanza bene,  come puo' star bene uno a cui e' appena passato sopra un tir. Comunque e' innocente -prosegue- e io so solo che di tutta questa vicenda poco  mi interessa se non dimostrare la sua innocenza".

 Nei prossimi giorni l'avvocato sara' a Potenza per assistere all'interrogatorio del suo assistito che, con tutta probabilita', potrebbe avvenire nella giornata di martedi'.

Il sindaco di Campione d'Italia già nel giugno dell'anno scorso era stato iscritto nel registro degli indagati della procura generale di Reggio Calabria con l'accusa di associazione esterna di stampo mafioso nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Gioco d'azzardo' su un sistema di finanziamenti all'edilizia attraverso riciclaggio. L'indagine, che aveva portato all'emissione di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere, riguardava il periodo in cui il sindaco era amministratore delegato del Casinò. Salmoiraghi, in passato, è stato condannato anche per aver rilasciato false residenze.

ATS/RED
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE