Arresti domiciliari per Salmoiraghi, in carcere Vittorio Emanuele di Savoia

Le accuse nei confronti di Vittorio Emanuele di Savoia sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e allo sfruttamento della prostituzione legato al casinò di Campione d'Italia. Ora si trova nel carcere di Potenza. Coinvolto anche il sindaco di Campione, Roberto Salmoiraghi, agli arresti domiciliari Le reazioni, il figlio Emanuele Filiberto: "Farò lo sciopero della fame", la moglie: "È un altro caso Tortora" Nell'inchiesta coinvolto anche il figlio Emanuele Filiberto
CAMPIONE - Il principe Vittorio Emanuele di Savoia, arrestato ieri a Varenna, sul lago di Como, è stato trasferito nel carcere di Potenza intorno alle cinque del mattino. E' stato condotto in un'automobile della polizia con i vetri coperti da fogli di giornale per evitare che venisse fotografato e filmato. Prima e dopo alla spicciolata sono arrivate al carcere anche le volanti con gli altri arrestati. Pesanti le accuse nei suoi confronti: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e allo sfruttamento della prostituzione.
L'inchiesta, che ha fatto finire in manette il principe, è coordinata dal pm Henry John Woodcook. L'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso sarebbe legata al mercato di videogiochi e altro. Nel corso delle indagini sarebbero emersi anche legami con la criminalità siciliana. Quanto all'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione sarebbe invece collegata a un giro di ragazze per i clienti del casinò di Campione d'Italia.
Vittorio Emanuele di Savoia sarebbe stato arrestato mentre si trovava con la moglie Marina e alcuni amici a Villa Cipressi, sul lago di Como, nelle vicinanze di Varenna. Il principe si accingeva a ripartire per Campione d'Italia dove ieri sera avrebbe dovuto prendere parte a una cena di beneficenza. A firmare l'ordine di custodia cautelare nei confronti del figlio di Umberto II, il gip di Potenza Alberto Iannuzzi. Prima di arrivare a Varenna, Vittorio Emanuele era stato a Lierna nelle vicinanze di Lecco per partecipare a una cerimonia nella chiesa di Santi Maurizio e Lazzaro che danno il nome all'ordine dinastico di casa Savoia. Il principe, insieme alla moglie, nell'occasione ha donato una campana di bronzo di proprietà della famiglia alla parrocchia.
L'indagine è scaturita da un filone di una precedente inchiesta condotta dal pm Woodcock e dal gip Iannuzzi, 'Somalia-gate', che aveva messo in luce l'esistenza di un'organizzazione che truffava imprenditori millantando contatti con organizzazioni internazionali e i servizi segreti. In entrambe le inchieste, sarebbe coinvolto Massimo Pizza, il principale indagato dell'inchiesta su 'Somalia-Gate'.
''Sono scioccato. Questa notizia mi ha colto assolutamente di sorpresa. Attendo di saperne di più ma sono davvero sconvolto e addolorato''. E' quanto ha dichiarato il cugino del principe, Amedeo di Savoia.
ADNKRONOS/RED




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