La vedova del pilota che si schiantò con l'aereo: "Mio marito non era ubriaco"
PORLEZZA - Nadia Corso, la vedova del pilota che precipitò il 9 ottobre a Carlazzo, località poco distante da Porlezza, rifiuta la tesi che ha stabilito che il marito, Alberto Vitali, avesse un un tasso di alcol dello 0,87 per mille al momento di mettersi al volante dell'elicottero.
Nella tragedia morirono sei persone. L'elicottero apparteneva all'Elitellina, una compagnia privata. A bordo vi erano tre uomini e tre donne che stavano compiedo un volo turistico in occasione della festa della zootecnia che si tiene solitamente ad ottobre nella zona di Porlezza.
Nadia Corso, tramite il suo legale, ha ribadito che il marito non era solito bere nemmeno una goccia di alcool e ci sarebbero pure le prove. "Coloro che gli sono stati vicini in ogni istante sono pronti a giurarlo - ha riferito la donna - a bordo del velivolo c'erano i vigili urbani di Porlezza e anche loro mi hanno confermato che Alberto era in condizioni psico-fisiche perfette".
Anche secondo Aldo Polettini, primario di medicina legale all'università di Pavia, chiamato in causa come consulente dal legale della famiglia, la tesi dello 0.87 per mille di alcool nel sangue, è poco attendibile. Egli ritiene infatti che il campione prelevato non risulti idoneo per una corretta determinazione alcolemica e che il metodo di analisi utilizzato non possa produrre risultati accettabili dal punto di vista medico legale.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!