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Ticino

Costruzione: i prezzi aumentano ancora, ma non in Ticino

L'incremento su base annua è dello 0,5%
Depositphotos (nenovbrothers)
Fonte Ats
Costruzione: i prezzi aumentano ancora, ma non in Ticino
L'incremento su base annua è dello 0,5%
NEUCHÂTEL - Nel settore della costruzione i prezzi continuano ad aumentare, ma a ritmi ormai molto più bassi di quanto osservato in precedenza: il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 115,2 punti in ...

NEUCHÂTEL - Nel settore della costruzione i prezzi continuano ad aumentare, ma a ritmi ormai molto più bassi di quanto osservato in precedenza: il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 115,2 punti in ottobre, con una progressione dello 0,1% rispetto a sei mesi prima (aprile) e un incremento dello 0,5% su base annua.

La crescita interessa sia l'edilizia (rispettivamente +0,1% e +0,4%) che il genio civile (+0,4% e +1,0%), emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall'UST. Nel primo caso a costare di più (in rapporto a un semestre prima) sono soprattutto gli impianti elettrici, gli onorari e la costruzione grezza. Nel genio civile sono diventati più cari gli onorari, che contribuiscono fortemente all'aumento dell'indice, come pure i movimenti di terra e le opere di soprastruttura.

La spesa a carico dei committenti non sta però salendo dappertutto in Svizzera: vi sono differenze regionali. Gli scarti nel confronto con ottobre 2023 vanno dal +1,2% della Svizzera orientale (che comprende i Grigioni) al -1,0% della Svizzera centrale. Il Ticino mostra una variazione annua nulla, mentre nel paragone con sei mesi prima segna una tendenza negativa, pari al -0,2%.

A titolo di inquadramento delle novità odierne va osservato che l'inflazione - cioè l'indice generale dei prezzi al consumo, nella sua variazione annua - si era attestata allo 0,6% in ottobre in Svizzera, il valore più basso dal giugno 2021. Per l'insieme del 2024 le principali autorità, i maggiori istituti e le più grandi banche elvetiche (Seco, Ocse, Banca nazionale, KOF, Economiesuisse, UBS, ecc.) prevedono valori del rincaro compresi fra il l'1,1% e l'1,3%, con una forte preponderanza di analisti che scommette sul primo del due valori indicati.

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