Cerca e trova immobili
SVIZZERA

«Equiparare la tassa sui prodotti del tabacco non è una soluzione»

Il Consiglio federale ha respinto oggi una mozione di Giorgio Fonio. «Un aumento così marcato alimenterebbe il rischio di commercio illegale o il turismo degli acquisti».
Ti-Press (archivio)
Fonte RED
«Equiparare la tassa sui prodotti del tabacco non è una soluzione»
Il Consiglio federale ha respinto oggi una mozione di Giorgio Fonio. «Un aumento così marcato alimenterebbe il rischio di commercio illegale o il turismo degli acquisti».

BERNA - «I prodotti del tabacco da riscaldare dovrebbero essere tassati come le sigarette normali». Questa, riassunta all'osso, era la richiesta contenuta in una mozione rivolta al Consiglio federale dal consigliere nazionale del Centro Giorgio Fonio. Mozione che oggi è stata respinta dall'Esecutivo.

Il motivo del respingimento è che un aumento così «marcato» della tassa - che passerebbe dall'attuale 16% al 50% - farebbe esplodere i prezzi di questi prodotti con conseguenze problematiche. «Il prezzo medio per 20 stick di tabacco - ricorda il Consiglio federale - è attualmente di 8.15 franchi. In questo prezzo è compreso un carico fiscale di 1 franco e 30 centesimi. Se la tassazione fosse applicata in modo analogo alle sigarette, il carico fiscale salirebbe a circa 4 franchi e 30 centesimi. Un aumento marcato che provocherebbe incrementi sui prezzi di vendita, metterebbe sotto pressione i mercati legali e alimenterebbe il rischio di commercio illegale o di turismo degli acquisti».

Per il Governo infatti spesso succede che «quando le differenze di prezzo rispetto ai Paesi confinanti sono elevate, possano aumentare il contrabbando o la vendita di merce non dichiarata, con effetti negativi per l’economia e per il gettito fiscale», mentre «un aumento graduale delle tasse si è dimostrato efficace e ha portato a un incremento continuo delle entrate fiscali».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE