Per la specifica Commissione degli Stati radio e TV regionali dovrebbero ricevere una fetta maggiore del canone.
BERNA - In futuro, le radio e tivù locali dovrebbero ricevere una quota del canone oscillante fra il 6 e l'8% (ora 4-6%). Lo prevede un progetto adottato dalla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S).
Il progetto di legge, che prima di essere trattato dal parlamento verrà esaminato anche dal Consiglio federale per un parere, prevede inoltre provvedimenti a favore dei media finanziati mediante il canone, spiega una nota odierna dei servizi parlamentari.
Con questo, la CTT-S intende creare condizioni interessanti per un'offerta mediatica diversificata e di pari valore in tutte le regioni del Paese. In particolare, si dovranno sostenere gli istituti di formazione e di formazione continua, le agenzie di stampa e le organizzazioni di autoregolamentazione.
Una minoranza della commissione proporrà di non entrare in materia sul progetto poiché lo giudica problematico segnatamente sotto il profilo democratico, dato che le misure proposte facevano parte del pacchetto a favore dei media respinto dal popolo nel 2022.
Rispetto alla versione inviata in consultazione, la commissione ha eliminato il riferimento ai media elettronici nelle misure di sostegno generale.
In secondo luogo ha esteso il sostegno finanziario a Mediapulse (ricerca sull'audience) per includere non solo lo sviluppo e l'acquisizione di metodi e sistemi di raccolta di dati, ma anche la loro gestione.