Più soldi per i trasporti regionali

Il Consiglio federale propone di stanziare a questo scopo 3,5 miliardi di franchi per il periodo 2026-2028
BERNA - Serve maggiore sostegno finanziario per i trasporti regionali. Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale propone di stanziare a questo scopo 3,5 miliardi per il periodo 2026-2028. Si tratta di un aumento medio annuo dell'1,7%. Ha avviato una procedura di consultazione in merito fino al 18 ottobre.
I ricavi da biglietti e abbonamenti coprono solo la metà circa dei costi di ferrovie, autolinee, battelli e impianti a fune all'interno di una regione. Per tale motivo, Confederazione e Cantoni si fanno carico, ognuno nella misura del 50%, delle spese non pianificate.
Nel 2023 la Confederazione ha versato in questo ambito contributi pari a 1,16 miliardi di franchi. Il prossimo credito interesserà eccezionalmente un periodo di tre anni, invece che di quattro. L'obiettivo, spiega l'esecutivo in una nota, è l'armonizzazione temporale con le convenzioni sulle prestazioni, stipulate tra Confederazione e gestori dell'infrastruttura.
Una grossa porzione dei mezzi finanziari supplementari sarà impiegata per contributi agli investimenti, ad esempio per l'acquisto di nuovo materiale rotabile, la realizzazione di impianti di manutenzione o per i sistemi d'informazione alla clientela.
Una parte sarà invece impiegata per finanziare un ulteriore potenziamento dell'offerta, come quella nuova nel Canton Giura, l'entrata in servizio dell'Hochrhein-Bodensee-Express (espresso Alto Reno-Lago di Costanza) o diverse intensificazioni di cadenza (per esempio Liestal-Basilea, Lucerna-Engelberg, Urseren-Surselva/passo dell'Oberalp, rete ferroviaria della RegionAlps in Vallese, collegamenti in battello tra Losanna e Thonon-les-Bains in Francia).
I restanti mezzi saranno destinati all'incentivazione di progetti di attuazione della svolta energetica e a innovazioni nei trasporti pubblici, conclude il governo.




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