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GINEVRAL'iniziativa contro i frontalieri «è nulla»

11.10.23 - 17:15
Il MCG voleva escluderli dai settori amministrativi. Erano state raccolte quasi 7mila firme.
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Fonte Ats
L'iniziativa contro i frontalieri «è nulla»
Il MCG voleva escluderli dai settori amministrativi. Erano state raccolte quasi 7mila firme.

GINEVRA - Il governo ginevrino ha dichiarato nulla un'iniziativa dell'MCG (Mouvement citoyens genevois) che voleva escludere i frontalieri dagli impieghi nell'amministrazione fiscale, nella Cancelleria, nella segreteria generale del Gran Consiglio e nella polizia cantonale. L'esecutivo ritiene che il testo sia contrario all'Accordo sulla libera circolazione delle persone e pertanto non sarà trasmesso al Parlamento.

Lo ha annunciato lo stesso Consiglio di Stato ginevrino questo mercoledì al termine della sua seduta settimanale. L'iniziativa, denominata "Posti di lavoro statali: limitiamo i frontalieri", era stata lanciata durante la campagna per le elezioni cantonali. Lo scorso maggio era stata depositata corredata da 6879 firme.

Il testo puntava a riservare a chi risiede nel canton Ginevra o a chi possiede il passaporto elvetico una serie di impieghi statali. In altre parole, si voleva impedire che a occupare posizioni sensibili fossero persone che beneficiano di un permesso G (quello appunto destinato ai frontalieri).

Inoltre, l'iniziativa specificava che gli stranieri non residenti in Svizzera non potessero ricoprire ruoli dirigenziali o nelle risorse umane dell'amministrazione. Le persone già in carica avrebbero avuto un anno di tempo per adeguarsi, in caso contrario sarebbe scattato il licenziamento.

Secondo il governo cantonale però, l'Accordo sulla libera circolazione vieta qualsiasi discriminazione basata sulla nazionalità fra svizzeri e cittadini degli Stati membri dell'Unione europea. Ogni impiego deve essere esaminato singolarmente, sottolinea l'esecutivo, e non si può impedire l'accesso a settori interi dell'amministrazione.

La reazione dell'MCG non si è fatta attendere. In una breve ma dura nota, il partito anticipa che farà ricorso: prima però, attende i dettagli della decisione. Per la formazione di destra, il governo, con un pretesto pseudo-giuridico, ha dimostrato di non osare affrontare la volontà popolare e i suoi membri, "come dei vigliacchi", dimenticano che il loro ruolo consiste nel rispettare i valori democratici. "Il Consiglio di Stato ha rivelato il suo vero volto", conclude il comunicato.

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