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SVIZZERA

Il nuovo presidente del PLR nazionale è Thierry Burkart

Succede a Petra Gössi in un'elezione a senso unico tenutasi oggi in quel di Bienne
keystone-sda.ch (PETER SCHNEIDER)
Co Karin Keller-Sutter e Ignazio Cassis.
Fonte 20 Minuten/Ats
Il nuovo presidente del PLR nazionale è Thierry Burkart
Succede a Petra Gössi in un'elezione a senso unico tenutasi oggi in quel di Bienne
BIENNE - Era l'unico a candidarsi alla posizione e quindi, non è una gran sorpresa che l'argoviese e consigliere agli Stati Thierry Burkart sia stato eletto oggi come successore di Petra Gössi alla guida del Partito liberale radicale nazi...

BIENNE - Era l'unico a candidarsi alla posizione e quindi, non è una gran sorpresa che l'argoviese e consigliere agli Stati Thierry Burkart sia stato eletto oggi come successore di Petra Gössi alla guida del Partito liberale radicale nazionale nell'assemblea di partito tenutasi a Bienne.

Il 46enne ha ricevuto 296 a favore e 3 contrari. Con lui guideranno il partito una vicepresidenza quadripartita, come da richiesta proprio di Burkart riferisce la SRF.

«Come Liberali rappresentiamo grandi valori, responsabilità, spirito comunitario e progresso. Dobbiamo tornare a essere importanti nel dibattito nazionale», aveva affermato il neopresidente in una recente intervista col TagesAnzeiger.

Carriera e ideologia

La carriera politica di Burkart è iniziata nel PLR del canton Argovia, dove è entrato a far parte della presidenza nel 1999. Nel 2015 è stato eletto al Consiglio nazionale e nell'autunno del 2019 al Consiglio degli Stati.

A livello fiscale è a favore della concorrenza, con imposte basse per famiglie, classi medie e con un rafforzamento delle piccole e medie imprese, anche grazie a una semplificazione dell'apparato burocratico. Fra le altre cose, è anche a favore di un rafforzamento dell'Esercito.

A livello energetico è contrario a maggiori finanziamenti per solare ed eolico. È però favorevole alla ricerca e alla successiva produzione di tecnologie efficienti per lo stoccaggio energetico. Per quel che riguarda l'immigrazione, vorrebbe che una selezione dei rifugiati venga già fatta alla partenza, prima dell'arrivo in Svizzera.

Si tratta quindi di un personaggio diverso da Petra Gössi: basti infatti pensare alla sua opposizione alla svolta ambientalista cercata dalla ormai ex presidente.

 

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