Straumann sopprimerà 150 posti di lavoro entro inizio gennaio
Ad eccezione del Nordamerica e della Cina, le vendite sono ristagnate un po' dappertutto, ha indicato stamane il gruppo. In Europa, il mercato ha sofferto per il deterioramento del contesto economico.
Nel terzo trimestre, le vendite del gruppo sono calate del 2%, a 156 milioni di franchi, a tassi costanti. A tassi correnti il fatturato è invece aumentato del 4%, a causa dell'indebolimento del franco.
Per adattarsi alle esigenze attuali, Straumann ha quindi annunciato di aver ridimensionato i suoi obiettivi. La riduzione dei posti di lavoro concerne il 6% degli effettivi globali, che erano di 2'775 dipendenti a fine settembre. In Svizzera, dove sono occupate 882 persone, saranno tagliati una cinquantina di posti di lavoro, con circa 30 licenziamenti, ha precisato un portavoce. Questa misura, unitamente ad altre iniziative, dovrebbe consentire al gruppo di ritrovare un livello di margini accettabile, ha detto all'agenzia stampa economica AWP il CEO del gruppo Beat Spalinger.
I tagli in svizzera non riguarderanno lo stabilimento produttivo di Villeret, nel Giura bernese, dove lavorano 344 persone. I posti di lavoro saranno soppressi alla sede dell'impresa a Basilea, dove lavorano 538 persone.
Secondo il portavoce, si tratta del più grosso taglio di posti nella storia dell'impresa quotata in borsa dal 1998. All'inizio del 2009, dopo una fase di forte crescita, erano già stati tagliati 80 impieghi.
Straumann prevede di trasferire le attività di sviluppo di software alla società d'origine canadese Dental Wings. Il gruppo aumenterà la partecipazione in quest'ultima del 30% a quasi il 45% entro la fine dell'anno. Il prezzo della transazione non è stato indicato.




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