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SVIZZERA

Nell'anno della pandemia il ceo di Swisscom ha guadagnato come quattro consiglieri federali

+5% in busta paga per Schaeppi. Il suo salario è salito a 1,85 milioni di franchi mentre l'azienda tagliava 600 posti.
Keystone
Urs Schaeppi
Fonte Ats
Nell'anno della pandemia il ceo di Swisscom ha guadagnato come quattro consiglieri federali
+5% in busta paga per Schaeppi. Il suo salario è salito a 1,85 milioni di franchi mentre l'azienda tagliava 600 posti.
BERNA - Sensibile aumento in busta paga per il Ceo di Swisscom nell'anno della pandemia. Nel 2020 Urs Schaeppi ha visto lievitare i suoi compensi di oltre il 5%, salendo a 1,85 milioni di franchi. È quanto emerge dal rapporto d'esercizio pubbl...

BERNA - Sensibile aumento in busta paga per il Ceo di Swisscom nell'anno della pandemia. Nel 2020 Urs Schaeppi ha visto lievitare i suoi compensi di oltre il 5%, salendo a 1,85 milioni di franchi. È quanto emerge dal rapporto d'esercizio pubblicato oggi. Concretamente, il lavoro del 61enne vale quanto quello di quattro consiglieri federali.

Schaeppi risulta essere di gran lunga il più pagato dei manager a capo di aziende federali. Pur essendo quotata in borsa, Swisscom è infatti controllata nella misura del 51% dalla Confederazione. La retribuzione dei numeri uno di Swisscom, FFS, Posta e Postfinance è regolarmente oggetto di discussioni, considerando che i dirigenti alla testa di queste realtà guadagnano di più dei loro superiori, cioè i membri del governo. Questi ultimi incassano infatti 454'600 franchi all'anno, più un rimborso forfettario delle spese di 30'000 franchi.

Lo stipendio dei dirigenti è lievitato negli ultimi decenni in rapporto a quello dei dipendenti e il caso di Swisscom non fa eccezione. Nell'anno caratterizzato dal Covid-19 e dalla riduzione di quasi 600 impieghi presso Swisscom, Schaeppi ha incassato quanto lo svizzero medio guadagna in 24 anni di lavoro (stipendio medio: 6'538 franchi al mese). Un ticinese deve sgobbare di più, 29 anni (in media ne guadagna 5'363).

Classe 1960, Schaeppi ha un diploma di ingegnere conseguito al politecnico di Zurigo e una licenza di economia dell'Università di San Gallo. Ha lavorato in particolare per Iveco, Ascom e Biberist. Dal 1998 è attivo presso Swisscom. Dal 2013 è presidente della direzione, dopo essere subentrato ad interim a Carsten Schloter, che si era suicidato.
 
 

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