Cerca e trova immobili
STATI UNITI

Fiala del virus letale sparita dal laboratorio, ora indaga l'FBI

Il caso si fa serio nel laboratorio di massima sicurezza di Galveston in Texas e finirà nelle mani dell'Fbi
None
Fiala del virus letale sparita dal laboratorio, ora indaga l'FBI
Il caso si fa serio nel laboratorio di massima sicurezza di Galveston in Texas e finirà nelle mani dell'Fbi
TEXAS -  Il caso della fiala contenente un virus letale sparita dal laboratorio di massima sicurezza di Galveston in Texas finirà nelle mani dell'Fbi. A comunicarlo sono gli stessi Centri per il controllo e la prevenzione dell...

TEXAS -  Il caso della fiala contenente un virus letale sparita dal laboratorio di massima sicurezza di Galveston in Texas finirà nelle mani dell'Fbi.

A comunicarlo sono gli stessi Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, allertati per primi della sparizione di una delle sole 5 provette esistenti con il virus "guanarito", che causa morte per emorragie interne ed esterne e per il quale non vi sono cure.

Rob Weynat dei Cdc ha fatto sapere che l'incidente scoperto il 21 marzo scorso al laboratorio è stato ora riportato all'Fbi: "Riteniamo che il Federal Bureau of investigation darà il via alle relative indagini".

I responsabili di Galveston - laboratorio da 174 milioni di dollari fiore all'occhiello della ricerca di massima sicurezza Usa, che custodisce campioni dei virus dell'Ebola e del vaiolo - hanno ribadito di ritenere che la sparizione sia frutto di errore umano e che il virus non ponga un rischio comunque per la salute umana, in quanto si diffonde principalmente tra i roditori.

Solo uno scienziato - a quanto si è appreso - stava lavorando sul virus "guanarito".

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE