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Strage al Parlamento, archiviati due procedimenti

Due fratelli, che sostenevano che il killer fosse stato abbattuto dalla Polizia e non si fosse suicidato, non si sono visti dare ragione
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Strage al Parlamento, archiviati due procedimenti
Due fratelli, che sostenevano che il killer fosse stato abbattuto dalla Polizia e non si fosse suicidato, non si sono visti dare ragione
ZUGO - Sulla strage di Zugo, in cui morirono il 27 settembre 2001 undici membri del Gran Consiglio e tre consiglieri di Stato, le autorità cantonali e la polizia hanno investigato in modo corretto. Lo afferma in una nota il procuratore...

ZUGO - Sulla strage di Zugo, in cui morirono il 27 settembre 2001 undici membri del Gran Consiglio e tre consiglieri di Stato, le autorità cantonali e la polizia hanno investigato in modo corretto. Lo afferma in una nota il procuratore Beat Fehr, dopo che sulla vicenda erano state presentate due denunce.

La prima era stata inoltrata da due fratelli, domiciliati nel canton Zugo, secondo i quali Friedrich Leibacher, l'autore della strage, non si suicidò come sostiene la versione ufficiale, ma venne ucciso dalla polizia. Ipotizzavano quindi nei confronti delle autorità i reati di assassinio e complicità in assassinio. La seconda querela era stata presentata dal governo di Zugo, che accusava i fratelli di denuncia mendace.

 

Il procuratore è giunto alla conclusione che le accuse rivolte contro le autorità sono infondate. I fratelli, dal canto loro, hanno agito sulla base di dichiarazioni di presunti testimoni oculari. La denuncia mendace, nel caso specifico, non è dimostrabile.

 

Ats

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