Maxi blitz contro la rete jihadista: identificate 110 persone

L'operazione ha coinvolto le autorità elvetiche, austriche e tedesche. Diverse persone sarebbero state arrestate
L'operazione ha coinvolto le autorità elvetiche, austriche e tedesche. Diverse persone sarebbero state arrestate
BERNA - In una maxi operazione coordinata tra Svizzera, Germania e Austria, le autorità hanno agito contro presunti terroristi islamisti. L’azione, riportata inizialmente dalla Kronen Zeitung e confermata dalla Fedpol a 20 Minuten, sarebbe ancora in corso.
Secondo il quotidiano austriaco, nei tre Paesi 110 persone considerate a rischio sono state identificate e contattate. Diversi di loro sarebbero stati già arrestati. «In stretto coordinamento con Germania e Svizzera siamo riusciti a smantellare reti digitali di estremisti islamisti», ha dichiarato la ministra austriaca della Giustizia Anna Sporrer, sottolineando come l’operazione contribuisca alla sicurezza comune.
Il BKA tedesco ha spiegato che tra i sospetti figurano soprattutto adolescenti e giovani adulti, attivi online come diffusori di propaganda islamista. Sono stati eseguiti oltre 50 mandati di perquisizione e numerosi interrogatori, riferisce l'agenzia di stampa tedesca DPA.
Come è noto, la propaganda jihadista circola oggi principalmente su TikTok e Instagram, ma anche su Rocket.Chat, Telegram e siti dedicati. Un ruolo centrale lo hanno i nasheed, canti religiosi usati, in chiave jihadista, come inni di guerra per esaltare la violenza, diffondere paura e reclutare nuovi combattenti.
Molti dei video condivisi da giovani in Germania, accompagnati da questi nasheed, sono riconducibili allo Stato Islamico (IS). Alcuni mostrano scene di violenza e di esecuzioni, con testi in arabo.





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