La Procura di Milano ha chiesto l'insolvenza per il gruppo immobiliare Arras. Truffati molti clienti svizzeri, fra cui il CEO di Bulgari
OLBIA / MILANO - Una villa stupenda, in Sardegna, di fronte al mare. Sulla carta, era un affare, tanto che diversi clienti svizzeri, compreso Babin, l’amministratore delegato di Bulgari, hanno investito soldi per quello che sembrava, a tutti gli effetti, un sogno a occhi aperti.
La liquidazione giudiziale - La realtà, però, si è manifestata in tutta la sua crudezza. Di uno stabilimento per le vacanze, al momento, restano solo le rovine e diverse denunce penali presentate in procura. Come riporta il Blick, infatti, gli inquirenti di Milano hanno chiesto la liquidazione giudiziale per il gruppo Arras.
Quasi 80'000 in fumo - Una coppia di Zurigo aveva raccontato la propria odissea con la società immobiliare milanese. «Abbiamo creduto a ciò che abbiamo visto sul sito e abbiamo versato un acconto di 78’000 euro - raccontano - nel contratto d’acquisto ricevuto, ci veniva detto che la casa sarebbe stata completata entro settembre 2023».
Sognando la California - Sulla carta, la casa sarebbe dovuta sorgere a Badesi, la “California” del golfo dell’Asinara. I problemi però non sono mancati. «L’amministratore delegato, con cui eravamo in contatto costante, continuava a rassicurarci - spiegano - però, a luglio del 2023, abbiamo organizzato un viaggio per occuparci dell’arredamento. Quando siamo arrivati al presunto cantiere non c’era nulla».
Babin: «Sono stato manipolato» - Tra i truffati c’è stato anche il Ceo di Bulgari Christophe Babin. Come tutte le altre vittime, sono stato manipolato dalle bugie e dalle false promesse dell’amministratore delegato», ha raccontato. Il Ceo di Bulgari ha speso 414’000 euro. Ma la villa non è ancora in piedi. «Sono stato stupido - ha aggiunto - e sono caduto nelle macchinazioni del gruppo immobiliare».
Un milione di franchi investiti - Babin non è un semplice “cliente”: ha fatto anche affari col gruppo Arras, investendo pure un milione di franchi. È stato nel CDA nel 2023 e responsabile dello showroom svizzero. «Nel corso del tempo, ho notato pratiche commerciali inaccettabili» - ha precisato. La società immobiliare, infatti, da dicembre non avrebbe pagato l’affitto del negozio né lo stipendio dei dipendenti.
Le denunce, l'insolvenza e le dimissioni - Secondo i media italiani, la Procura di Milano ha ricevuto oltre 60 denunce penali contro la società. Esse provengono da clienti e partner commerciali. All'inizio di aprile, la Procura di Milano ha chiesto la liquidazione giudiziaria della società. Poi, l'8 aprile, tutti i membri del consiglio di amministrazione del gruppo Arras si sono dimessi con effetto immediato.