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GINEVRA

Pacchi bomba contro Patek Philippe, in manette uno svizzero di 61 anni

La svolta questo mercoledì mattina, nell'ambito di una vasta operazione di polizia condotta da fedpol e Polizia cantonale
Polizia cantonale Grigioni - foto simbolica
(foto simbolica)
Fonte MPC
Pacchi bomba contro Patek Philippe, in manette uno svizzero di 61 anni
La svolta questo mercoledì mattina, nell'ambito di una vasta operazione di polizia condotta da fedpol e Polizia cantonale

GINEVRA - Svolta nell'inchiesta sui pacchi bomba di Ginevra. Un cittadino svizzero di 61 anni è stato arrestato questo mercoledì, nell'ambito di una vasta operazione di polizia condotta a Ginevra da fedpol e Polizia cantonale.

L'uomo è altamente sospettato di essere coinvolto nell'attivazione degli ordigni che hanno ferito diverse persone a Ginevra la scorsa estate, tra cui una 12enne. A darne notizia, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) in una nota stampa.

Le indagini sono state condotte in stretta collaborazione dalle autorità federali e cantonali nell’ambito di un procedimento penale del MPC.

Il cittadino svizzero è sospettato di aver partecipato attivamente alla fabbricazione e alla collocazione dei suddetti ordigini esplosivi, oltre che all'invio delle lettere minatorie e delle richieste di riscatto.

«Questo arresto - scrive l'MPC nella nota stampa - rappresenta un importante risultato delle intense indagini condotte in stretta collaborazione dalle autorità federali e cantonali, che hanno coinvolto numerosi investigatori federali e cantonali, diversi servizi specializzati provenienti da tutta la Svizzera e con il significativo supporto degli specialisti di Europol. La positiva collaborazione tra le varie forze di polizia, in particolare quella ginevrina, e i partner coinvolti ha svolto un ruolo fondamentale».

Le date che hanno segnato il caso
- aprile 2024: un uomo è stato colpito con un ordigno auto-innescante del tipo "pistola 3D" a Plan-les-Ouates;
- agosto 2024: un uomo è stato ferito dall'esplosione di un bidone della spazzatura nel quartiere di Saint-Jean;
- novembre 2024: una ragazza è rimasta gravemente ferita a causa dell'esplosione di una cassetta delle lettere nel quartiere di Grange-Canal;
- gennaio 2025: una busta con trappola esplosiva è stata inviata in rue de la Corraterie.

Nello stesso contesto, diverse lettere minatorie e richieste di riscatto sono state inviate a società operanti in Svizzera.

Il caso dei pacchi bomba scuote Ginevra da diversi mesi. Lo scorso anno si erano verificate esplosioni in aprile, agosto e novembre a Plan-les-Ouates, St-Jean e Grange-Canal. Una bambina di dodici anni era rimasta gravemente ferita in una delle deflagrazioni. Lo scorso gennaio un altro pacco sospetto era stato scoperto in un edificio del centro di Ginevra.

Secondo quanto trapelato dai media locali, l'obiettivo degli ordigni potrebbero essere i dipendenti del produttore di orologi Patek Philippe, con sede a Plan-les-Ouates. La stampa ha riferito che l'azienda ha ricevuto lettere minatorie e richieste di riscatto. Due fratelli, di 26 e 32 anni, erano stati arrestati a dicembre, rilasciati qualche settimana fa. Archiviata l'inchiesta a loro carico.

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