Il caso torna al vaglio della corte d'appello di Zugo
LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha parzialmente annullato la condanna di un uomo accusato di pedofilia. La giustizia del canton Zugo aveva in effetti basato la sua decisione su dati raccolti da parte delle autorità austriache di perseguimento penale da un servizio di telecomunicazioni americano senza previa approvazione di un tribunale. Le prove non erano quindi ammissibili.
Anche altre informazioni, fornite da un'alta scuola svizzera alla procura, non erano state approvate. Il caso torna ora per un riesame al grado di giudizio precedente, ossia la corte d'appello di Zugo.
Nell'ottobre del 2023, l'imputato è stato condannato a 23 mesi di reclusione per atti sessuali con fanciulli e pornografia. Inoltre, era stata disposta una misura terapeutica stazionaria.
In una sentenza pubblicata oggi, il TF, smentendo il tribunale cantonale, ha stabilito che i dati contestati non potessero essere utilizzati e non avessero valore probatorio. L'uomo era in contatto con diversi minori attraverso il servizio americano, in particolare in Austria e Germania. La Svizzera ha rilevato il procedimento austriaco.
L'imputato ha già avuto diversi problemi con la legge. Un esperto gli ha diagnosticato la pedofilia e un disturbo dissociativo della personalità. L'uomo è risultato anche avere un'intelligenza superiore alla media, ma non ha riconosciuto la sua malattia.