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SVIZZERA

È morta la prima ufficiale trans dell'Esercito: aveva 42 anni

Christine Hug è deceduta lunedì in seguito a un tragico incidente.
20min/Serano Brazerol
È morta la prima ufficiale trans dell'Esercito: aveva 42 anni
Christine Hug è deceduta lunedì in seguito a un tragico incidente.
BERNA - È stata la prima persona transgender ad arrivare ai vertici dell'Esercito svizzero. Ma oggi non c'è più. Christine Hug è infatti deceduta tragicamente lunedì a soli 42 anni in seguito a un incidente. Lo ripo...

BERNA - È stata la prima persona transgender ad arrivare ai vertici dell'Esercito svizzero. Ma oggi non c'è più. Christine Hug è infatti deceduta tragicamente lunedì a soli 42 anni in seguito a un incidente. Lo riporta il Blick dietro comunicazione della famiglia.

Hug lascia la moglie e una figlia. Le circostanze e le cause dell'incidente al momento non sono note.

La 42enne, nata Christian, era entrata nell'esercito come uomo all'età di 20 anni. A marzo 2019 aveva informato i vertici dell'Esercito che da lì in poi avrebbe vissuto come donna. Ha iniziato la terapia ormonale nel 2017 e successivamente si è sottoposta a un intervento chirurgico. «Avevo molte riserve sul fatto di fare questo passo», aveva dichiarato Hug a 20Minuten. Temeva infatti di poter perdere il lavoro o di andare incontro ad atteggiamenti ostili. Tuttavia, dopo aver informato 700 persone via mail, ha ricevuto un feedback esclusivamente positivo: «Molti si sono congratulati con me per il mio coraggio».

L'ufficiale aveva scelto il nome Christine dopo aver parlato con i suoi genitori. «Ho chiesto loro quale nome mi avrebbero dato da ragazza. E la risposta è stata "Christine"», aveva raccontato Hug.

«L'Esercito può essere considerato iperconservatore, il che in parte può essere vero. Ma sono felice che anche i transgender abbiano un posto al suo interno», aveva dichiarato la 42enne dopo aver fatto coming out. In seguito Hug si è impegnata a favore delle donne nell'esercito, ha partecipato al programma di avanzamento delle donne e teneva discorsi sulla gestione della diversità nelle aziende. Nonostante ciò, la 42enne non voleva essere considerata come un'icona del mondo LGBTQ+.

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