Bimba travolta e uccisa da una scultura: «I genitori non l'hanno lasciata da sola»

Il dramma di Flims il giorno dopo, fra cordoglio e tanti dubbi. Una mamma: «Poteva succedere anche ai miei figli»
FLIMS (GR) - «Siamo qui a Flims in vacanza con i nostri figli, ci veniamo spesso», ha raccontato oggi una donna intervistata da 20 Minuten non lontano da dove - questo lunedì di Pentecoste - si è verificato un incidente dagli esiti tragici per una bimba di 7anni.
Nei pressi della stazione degli impianti di risalita del paese grigionese, infatti, la piccola è stata travolta mentre giocava con una delle sculture in legno alte un metro che si trovavano in un'aiuola davanti alla struttura. Per lei una ferita al capo di grave entità che hanno reso vano qualsiasi tentativo di soccorso.
Il giorno dopo, le sculture non ci sono più: «Erano davvero carine», conferma la donna, «anche i miei figli le hanno subito notate. È una tragedia inimmaginabile... Non oso immaginare come stiano i genitori... E pensare che sarebbe potuto benissimo capitare anche ai miei bambini».
La polizia: «I genitori non l'avevano lasciata sola» - La famiglia, svizzera ma non dei Grigioni, non ha lasciato la bimba sola: «Era in costante contatto visivo con papà e mamma», spiega il portavoce della Cantonale grigionese Roman Ruüegg che puntualizza: «Quelle sculture non erano balocchi con cui giocare, ma elementi puramente decorativi».
Quello che ha colpito la bimba è stato preso in consegna dalle autorità per accertamenti, gli altri invece sono stati rimossi «autonomamente» dai responsabili della struttura. Se nei loro confronti vi saranno gli estremi per una denuncia per negligenza è al vaglio degli inquirenti.




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