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Vaia distrugge il rifugio sul Passo dell'Albula

Il maltempo sta attraversando la Svizzera. Il vento forte ha abbattuto dei piloni dell'elettricità e fatto crollare il tetto della struttura turistica
lettore 20minuten
Vaia distrugge il rifugio sul Passo dell'Albula
Il maltempo sta attraversando la Svizzera. Il vento forte ha abbattuto dei piloni dell'elettricità e fatto crollare il tetto della struttura turistica
COIRA - Pioggia e vento stanno causando non pochi danni in Svizzera. Sul Passo dell'Albula, Vaia (così è stata soprannominata la tempesta) si è abbattuta con forza tale da far cadere alcuni piloni dell'elettrcità. Anche i...

COIRA - Pioggia e vento stanno causando non pochi danni in Svizzera. Sul Passo dell'Albula, Vaia (così è stata soprannominata la tempesta) si è abbattuta con forza tale da far cadere alcuni piloni dell'elettrcità.

Anche il rifugio a 2315 metri di altitudine è stato colpito. La proprietaria Gabriela Spinnler è sconvolta: «L'intero tetto è sparito. Non sappiamo ancora come procedere. Non era mai successo prima. Non è chiaro se saremo in grado di aprire nuovamente il prossimo anno».

La strada del passo è tuttora chiusa a causa del maltempo. Secondo Spinnler si sta cercando di riaprire agli ospiti che si trovavano nella locanda e che, altrimenti, dovranno essere portati via in elicottero. «Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Siamo fiduciosi che troveremo una soluzione», afferma.

Il maltempo nel resto della Svizzera per le prossime ore - Da mercoledì è prevista una nuova allerta di grado 3 sulla regione del Sempione e il Ticino occidentale. Nuove precipitazioni sono attese da domani, a causa di una nuova situazione di sbarramento.

Sopra i 1600-1800 m sono attesi 60-80 cm di neve. Sulle Alpi vallesane meridionali dal Gran San Bernardo al Sempione, così come nel Goms e la regione dell'Aletsch, sono previsti 60-150 mm di pioggia, con un limite delle nevicate in rialzo da 1500 a 2000 m.

Venti indeboliti - I venti tempestosi al Sud delle Alpi, invece, sono terminati martedì mattina. Anche sulla cresta alpina i venti da sud si sono relativamente indeboliti, anche se fino a martedì sera resteranno forti, con raffiche di 100-130 km/h (corrispondenti ad un grado di allerta 2). Inoltre, fino a stasera il vento da ovest potrà raggiungere i 70-90 km/h a Nord delle Alpi, fra l'Altopiano occidentale e centrale e soprattutto sul Giura.

Mercoledì si formerà sulle Alpi una forte corrente favonica da sud, con raffiche tempestose in montagna e nelle vallate nordalpine. Per questo nuovo evento sono state emesse oggi allerte di grado 3.

Piene al sud, acque basse sull'Altipiano e nel Giura - I suoli secchi hanno potuto assorbire molta acqua all'inizio delle precipitazioni. I livelli delle acque sono quindi saliti solo in un secondo tempo. In Ticino, l'innalzamento del livello dei fiumi e dei laghi è stato a volte forte, ma non ancora critico. Il fiume Maggia e alcuni fiumi più piccoli hanno raggiunto, lunedì sera, il grado di pericolo 2 (pericolo moderato di piena). Nella notte su martedì i livelli sono di nuovo scesi. Nei prossimi giorni, tuttavia, è prevedibile un nuovo aumento dei livelli.

Il Lago Maggiore e il lago di Lugano sono in forte crescita da sabato. Il Lago Maggiore raggiungerà il livello di pericolo 2 martedì sera e il lago di Lugano mercoledì. I livelli estremamente bassi hanno consentito ai laghi di assorbire molta acqua. L'innalzamento di già 2 metri del Lago Maggiore non ha finora creato problemi.

Anche nelle altre regioni della Svizzera, la pioggia ha contribuito in parte ad attenuare la siccità. I livelli di fiumi e laghi sono in alcuni casi saliti in misura significativa, ma per la maggior parte sono ancora a un livello che per la stagione è da considerarsi basso. Nell'Altipiano centrale e occidentale come pure nel Giura persiste una situazione di acque basse. Per normalizzare la situazione nei fiumi e nei laghi di queste regioni, in particolare nelle acque sotterranee, occorre un periodo più lungo (da settimane a mesi) con precipitazioni regolari e abbondanti.

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