Caso Buttet, il PPD vallesano dà tempo al suo esponente

Per la sezione democristiana, le conseguenze politiche della vicenda non sono prioritarie
SION - Il PPD del Vallese romando (PDCVR) non intende esercitare pressioni sul consigliere nazionale Yannick Buttet, al centro di un caso di presunto stalking e di denunce anonime di molestie sessuali. Per la sezione democristiana, le conseguenze politiche della vicenda non sono prioritarie.
Il PDCVR si rallegra della volontà del suo esponente politico di voler curare i suoi problemi legati al consumo di alcol, ha detto all'ats il presidente della sezione Serge Métrailler. «Percepisco in lui una volontà sincera. Per me l'importante è che trovi risposte alle vere domande», ha aggiunto Métrailler.
«Io, assieme ad altri, ci siamo comportati come consiglieri. Abbiamo illustrato a Yannick Buttet tutti gli scenari possibili». Per il presidente del PDCVR la politica comunque non è la questione più rilevante. Non conta molto neppure sapere se Buttet sarà candidato alle prossime elezioni federali (prima della crisi di questi giorni se ne parlava come aspirante al Consiglio degli Stati) e se il PPD perderà consensi in seguito alla vicenda.
La sezione assicura che non vuole guadagnare tempo. È determinata a non mettere sotto pressione Buttet.




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