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BERNAI paesi dove si pratica la tortura

13.05.14 - 01:01
Nel 2014 sono 79 i Paesi che nel mondo praticano la tortura e negli ultimi cinque anni vi hanno fatto ricorso sistematicamente in 141
Foto d'archivio (Keystone)
I paesi dove si pratica la tortura
Nel 2014 sono 79 i Paesi che nel mondo praticano la tortura e negli ultimi cinque anni vi hanno fatto ricorso sistematicamente in 141

BERNA - Nel 2014 sono 79 i Paesi che nel mondo praticano la tortura e negli ultimi cinque anni vi hanno fatto ricorso sistematicamente in 141. Lo denuncia Amnesty International lanciando la Campagna globale "Stop alla tortura". Nonostante la Convenzione Onu contro questa pratica sia stata ratificata a partire dal 1984 da 155 Paesi, "la vietano per legge, la facilitano nella pratica. Ecco la doppia faccia dei governi quando si tratta della tortura", afferma Antonio Marchesi, presidente della sezione Italia dell'Organizzazione per i diritti umani.

"L'Europa se la cava un po' meglio del resto del mondo dove la situazione è agghiacciante, in particolare nell'Africa subsahariana", sottolinea il direttore Gianni Rufini, che rimprovera comunque all'Occidente di aver dato una sorta di via libera "etico" alla tortura nella guerra al terrore seguita all'11 settembre.

Il Messico, il Marocco, l'Uzbekistan (dove Amnesty non può entrare), le Filippine e il Marocco sono i Paesi sui quali si concentrerà la campagna a livello globale. Per quanto riguarda la Svizzera - dove non vi è tortura - secondo Amnesty occorre concentrarsi essenzialmente sulla prevenzione. La Confederazione è fra l'altro invitata a non espellere persone in stati in cui viene praticata la tortura, ha dichiarato Patrick Walder di AI Svizzera in una conferenza stampa a Berna.

Berna ha ratificato nel 1986 la Convenzione dell'ONU in materia, tuttavia Amnesty e altre organizzazioni criticano il fatto che la tortura e il maltrattamento dei carcerati non rappresentino un reato a sé stante. La Svizzera potrebbe anche attivarsi maggiormente a livello internazionale per mettere fine alla tortura; in questo contesto Walder accoglie positivamente il fatto che, assumendo la presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), la prevenzione di questa pratica sia stata dichiarata una priorità.

ats

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