Bagni "all-gender" a scuola, c'è chi dice no

Il regolamento, secondo cui «i bagni gender-neutral riducono la discriminazione», non convince: dibattito aperto sui servizi igienici scolastici: separati o neutri?
Il regolamento, secondo cui «i bagni gender-neutral riducono la discriminazione», non convince: dibattito aperto sui servizi igienici scolastici: separati o neutri?
ZURIGO - Bagni separati o unisex a scuola? È una domanda che continua a dividere, dato che la questione dei servizi igienici scolastici sta generando un acceso dibattito in diverse scuole svizzere. Infatti, mentre alcune municipalità stanno introducendo con relativa calma i bagni unisex nelle grandi città, l'iniziativa sta invece incontrando resistenza altrove.
La petizione - Lo riporta il Blick, che cita come caso emblematico quello di Opfikon. Ebbene, nel comune del Canton Zurigo, a seguito di lavori di ristrutturazione e ampliamento per inserire un ascensore (dunque per ragioni «esclusivamente strutturali», ha specificato il consiglio comunale), era stata prevista l'installazione di bagni unisex nella scuola elementare e dell'infanzia di Mettlen.
La proposta ha sollevato la preoccupazione dei genitori degli studenti più grandi, che hanno espresso disagio per la promiscuità e si sono mobilitati con una petizione che ha raccolto oltre 700 firme, con l'appoggio anche dell'Unione Democratica di Centro (UDC).
Dal 2022 a Zurigo, più servizi neutri - La commissione edilizia ha così fatto marcia indietro, decidendo di mantenere la separazione di genere, con la sola eccezione dell'uso condiviso da parte dei bambini della scuola materna. Al contrario, in città come Zurigo i servizi igienici neutri rispetto al genere sono una realtà da tempo, con un regolamento del 2022 che impone che un terzo dei servizi sia neutro nei nuovi edifici e l'applicazione «ove possibile» nelle strutture esistenti.
«Trans fa scuola» - L'installazione di bagni unisex è prevista anche nelle ristrutturazioni a Lucerna, Berna (con il piano d'azione denominato: "Uguaglianza 2023-2026") e Basilea. Quest'ultima ha persino un regolamento specifico chiamato "Trans macht Schule" (Trans fa scuola). Il testo di Basilea afferma che: «I bagni gender-neutral riducono il potenziale di discriminazione, danno alle persone trans e intersessuali un senso di sicurezza e appartenenza e rafforzano l'autodeterminazione in relazione all'identità di genere».
Parole che però evidentemente non trovano tutti d'accordo. Secondo il quotidiano elvetico, anche a Monthey alcuni genitori sarebbero sul piede di guerra. E anche in questo caso, con una petizione, mamma e papà chiedono - al posto dei previsti bagni di tipo "neutro" - servizi separati nel nuovo edificio della scuola primaria. Ma c'è chi invece sostiene che l'"all-gender" alla toilette non è altro che la norma, a casa come in treno.





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