Auto importate, più margine di manovra per le emissioni di CO2

I valori obiettivo medi per le emissioni dovrebbero essere raggiunti non su base annuale ma nella media degli anni 2025-2027.
BERNA - I valori obiettivo medi per le emissioni di CO2 dei veicoli nuovi dovrebbero essere raggiunti non su base annuale ma nella media degli anni 2025-2027. È quanto propone la commissione dell'ambiente del consiglio nazionale (CAPTE-N) con un'iniziativa parlamentare. I valori obiettivo non verrebbero però toccati.
In questo modo, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, gli importatori di automobili e autofurgoni avrebbero un maggiore margine di manovra circa il rispetto delle prescrizioni sulle emissioni di anidride carbonica. L'iniziativa, adottata per 14 voti a 8 e 2 astensioni, prevede che eventuali sanzioni verrebbero applicate soltanto una volta decorso il triennio in questione.
La commissione giustifica questa proposta con quanto avviene nell'Ue dal luglio scorso: la commissione vuole insomma evitare che in Svizzera "si applichino prescrizioni in materia di emissioni più rigorose".
Oltre a ciò, dal momento che il settore automobilistico è sotto forte pressione a causa delle difficoltà del mercato, sarebbe un aggravio sproporzionato se gli importatori dovessero versare sanzioni elevate già a partire dal 2026.
Il rinvio del conteggio delle emissioni a dopo il 2027 concederebbe agli importatori maggiore liquidità a breve termine e permetterebbe loro di compensare un eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi nel 2025 migliorando i risultati per gli anni successivi.




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